Muraro, Province e Comuni accorpamento

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Le rivoluzioni fanno sempre pagare il conto a qualcuno che “c’era”.

In via di principio accorpare le Province e i Comuni credo siano d’accordo tutti. Il problema sorge fra chi oggi li governa e ha quindi assunto un potere politico in quelle Istituzioni e non vuole mollarlo gridando al lupo e chi invece non lo ha e che vede in ciò una battaglia non combattuta ma vinta per diminuire il peso degli avversari. Tutte le giustificazioni addotte pro e contro questi provvedimenti girano attorno al potere, tra  chi lo perde e chi non ci rimette nulla. La terza parte i cittadini sono assenti in questo scontro, sono alla finestra e il loro, nostro,  unico problema è di capire se la soluzione accorpamento torna a loro-nostro vantaggio o no.  Io penso di si per diversi motivi : 1) risparmio nella spesa pubblica anche attraverso l’azzeramento o il riposizionamento di tanti interessi politici che si manifestano in comitati, organismi, attività la cui ragione è la ricerca e il mantenimento di privilegi e consensi di partito; 2) il territorio ha bisogno oggi di interventi non autarchici, non limitati a spezzoni di aree ma a superfici più ampie rispetto ai Comuni e Province tradizionali vuoi per opere pubbliche che per indirizzi progettuali di ogni tipo ovviando così al campanilismo tuttora imperante nella mentalità nostra ciecamente  più attenta al proprio orto, all’oggi più che al domani, 3) non credo che la riorganizzazione di queste Istituzioni porterà scompiglio e rivoluzioni significative nella amministrazione di pratiche per i cittadini, una volta che tutto sarà a regime. Bene  l’accorpamento Treviso Belluno da un punto di vista storico ambientale e di mentalità facendo però attenzione che sono due territori che hanno da sempre sofferto di marginalità rispetto ad altre e quindi dovranno, dovremmo, lavorare parecchio per affermare la nostra peculiarità e capacità di iniziative umane, economiche. Dovremo crescere anche politicamente prendendo coscienza delle nostre forze umane e lavorative e possesso consapevole dei posti dove si decide il nostro futuro e speriamo con meno assistenzialismo e ideologia.

Dagli attuali amministratori in via di rinnovo ci aspettiamo  di vedere sensibilità, accettazione del nuovo con un riposizionamento politico e amministrativo loro, alla perdita di visibilità come finora avuta in vista però di altra futura ben più importante e gratificante. Corvo Rosso, 24.10

Intervento su Oggi Treviso in risposta a Muraro che agita il commissariamento delle province come un golpe. Opact