Primarie PD, cade anche l’autorità

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Il confronto fra Renzi e Bersani non è solo fra due generazioni,

due modi di vedere e interpretare il futuro; non è solo il nuovo contro il vecchio ma anche mette in discussione la vecchia leadership del partito nei confronti degli iscritti. La egemonia dell’apparato sugli eletti per la quale il partito dettava le linee entro le quali uno doveva rimanere e la cui fuoruscita significa prendersi del traditore. Dopo tutto quello che si dicono per le piazze i due maggiori candidati, Renzi e Bersani, le segreterie non possono più chiamare all’ordine i rappresentanti nelle Istituzioni ma coordinarli e tenere nel dovuto rispetto chi la pensa diversamente. Addio vecchio apparato PCI . Resiste ancora quello sindacale al quale il PD spesso risponde o si fa condizionare ma il fatto che la CGIL sostenga, come si legge, il Bersani porrà nel futuro in discussione anche il rapporto fra sinistra e sindacato. Chissà non sia la volta buona che ognuno dovrà operare all’interno delle proprie competenze! Da centralizzato, il comando, a pluralista. CW,  21/11