QUEL GRAN CIRINO DI POMICINO METTE PEPE SULLO SCONTRO BONAFEDE-DI MATTEO:

Categoria: Giustizia

È UNA NOTIZIA DI REATO. UN ATTENTATO AD UN CORPO DELLO STATO.

7.5.2020 Cirini Pomicino dagospia.com lettura 2’

“LA DENUNCIA FATTA DA DI MATTEO CIRCA PRESSIONI DA PARTE DI DETENUTI MAFIOSI SUL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA BONAFEDE, È UNA NOTIZIA DI REATO. UN ATTENTATO AD UN CORPO DELLO STATO. IL PERCHÉ DI MATTEO NON ABBIA SEGNALATO ALLA PROCURA DI ROMA QUESTO EPISODIO È UN MISTERO VISTO CHE LO STESSO REATO LO HA CONTESTATO AL GENERALE MORI, AL GENERALE SUBRANNI PASSANDO PER IL CAPITANO DE DONNO…”

Testo di Paolo Cirino Pomicino

Una Italia confusa e smemorata. La confusione. La denuncia fatta da Nino di Matteo nella trasmissione di Giletti circa pressioni da parte di detenuti mafiosi sul ministro della giustizia Alfonso Bonafede, vecchio dj siciliano, perché non nominasse a capo della polizia penitenziaria lo stesso di Matteo è una notizia di reato. E tanto più lo è in quanto di Matteo riferisce che quelle pressioni fecero addirittura cambiare una decisione già assunta dallo stesso ministro. Insomma un attentato ad un corpo dello Stato e chi lo dice è un magistrato senza macchia e senza paura.

Il perché il di Matteo non abbia segnalato alla procura di Roma questo episodio è un mistero visto che lo stesso reato lo ha contestato ad un autorevole gruppo di carabinieri, dal generale Mori al generale Subranni passando per il capitano de Donno. E meraviglia che essendo diventata la notizia di pubblico dominio, ancora oggi ne ’Palermo ne’ Roma se ne stiano interessando aprendo una indagine. La smemoratezza.

Oggi il fatto quotidiano ricorda il decreto Andreotti con il quale furono riarrestati i mafiosi del maxi processo intentato da Giovanni Falcone che erano usciti per decorrenza dei termini. Quel decreto però non fu nel giugno del 1991 come ricorda il Fatto ma nel settembre 1989 (Andreotti-Vassalli) e Scotti, che racconta fantasie, non era neanche al governo mentre nel parlamento Luciano Violante lo contrasto’ con durezza inimmaginabile come risulta dagli atti parlamentari.

Passata la pandemia alcuni dovrebbero andare in una confortevole residenze per anziani