DI MAIO, DI LOBBY E DI GOVERNO –

Categoria: Italia

IL GRILLINO ASSAGGIA LA SUA STESSA MEDICINA E NON GLI PIACE:

Dagospia  3 MAG 2016 12:35

 ''STERILI POLEMICHE SUL MIO INCONTRO. ERA L'ISPI, NON LA TRILATERAL'' - GIUSTO, SOLO CHE L'ISPI È DIRETTO DAL CAPO DELLA TRILATERAL. E ROBERTO FICO SCRIVEVA QUESTO SOLO 10 GIORNI FA: ''IL MINISTRO BOSCHI CHE PARLA ALLA TRILATERAL, ISTITUZIONE ANTIDEMOCRATICA, È UNA MISERA PEDINA AL SERVIZIO DI INTERESSI ALTRI''

Tra un pranzo dell'Ispi e una conferenza Trilateral con 200 partecipanti non c'è nessuna differenza: i temi trattati e i toni sono gli stessi. E ora il M5S ha il problema di rendersi presentabile all'estero mantenendo lo spirito anti-sistema. Ci riuscirà? Ah, saperlo...

Scrive Luigi Di Maio su Facebook

Le sterili polemiche sul mio incontro all'Istituto di Studi di Politica Internazionale sono solo l'ennesimo tentativo di farci sembrare uguali agli altri partiti politici, ma anche questa volta è caduto nel vuoto.

La verità, infatti, è che ho semplicemente ricevuto un invito dall'Ispi, un istituto di politica internazionale sotto il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, degli Esteri e della Corte dei Conti, che periodicamente organizza degli incontri di discussione in cui un rappresentante delle istituzioni risponde alle domande degli altri ospiti, che generalmente sono esponenti della politica, dell'impresa e dell'economia italiana.

Nel mio caso, il tema dell'incontro era la politica estera, come lo stesso Ispi ha pubblicato sul proprio sito web insieme al tema e alle foto dell'incontro, in maniera del tutto trasparente.

Ho partecipato volentieri per raccontare la nostra linea sulla Siria, sulla Libia, sull'immigrazione, sui rapporti con l'Ue e con l'euro. D'altronde tutti conoscono la linea del Movimento 5 Stelle sulla politica estera, e non mi pare che sia assolutamente quella della Trilateral.

Scriveva Roberto Fico il 24 aprile 2016, ovvero dieci giorni fa, sul blog http://www.beppegrillo.it/2016/04/trilateral.html

La Boschi e la dottrina Trilateral di Roberto Fico

 Nel 2012 era il Bilderberg, oggi è la Trilaterale, riunita per tre giorni a Roma sotto la protezione di un imponente apparato di sicurezza. Forse è il caso di ricordare cosa sia la Trilaterale, quanto questa organizzazione delle élite economiche abbia influito sulle politiche dei Paesi occidentali. La dottrina della Trilaterale è riassunta nel Rapporto del 1975: la democrazia entra in crisi quando ci sono troppi cittadini coinvolti e attivi; i cittadini non hanno gli strumenti per governare la cosa pubblica; troppa domanda politica e partecipazione ostacolano il funzionamento del sistema.

Il fondamento della dottrina della Trilaterale è insomma la netta separazione fra potere (kratos) e popolo (demos): un pensiero antidemocratico penetrato nella società attraverso i media e realizzato progressivamente dagli esecutivi occidentali. Quando si comprimono i diritti perché altrimenti “non sono sostenibili”, quando si allentano i contrappesi della Costituzione e si restringono gli spazi di partecipazione perché “ci vuole governabilità”, dietro tutto questo c’è la dottrina della Trilaterale.

Il Ministro Boschi convocato alla riunione dei potenti non è che il simbolo di un Governo senza autonomia, una misera pedina al servizio di interessi altri, non della volontà popolare. Tutto questo con il beneplacito di un Presidente della Repubblica che ha accolto serenamente una riunione della quale non ci è dato sapere nulla, perché non c’è uno straccio di giornalista che possa o voglia (come il Presidente della Rai) raccontare nulla. Questa vicenda non può essere chiusa sotto silenzio, utilizzeremo ogni strumento per vederci più chiaro.

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