Guzzanti demolisce Pannella: "Tiranno, egocentrico e... La mia verità sul leader Radicale"

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Adesso che Marco Pannella è morto tutti lo incensano, ma, scrive Paolo Guzzanti sul Giornale, non tutti lo amavano.

Libero, 21.5.2016

Per esempio Eugenio Scalfari "detestava, detestato a sua volta, Marco Pannella fin dai tempi in cui fondarono il partito radicale da sponde lontane". L'operazione Rutelli sindaco di Roma, continua, "non mi piacque e abbandonai il buen retiro lasciando una nota di spiegazione. Da allora non mi volle più parlare. Ci siamo però incontrati altre volte e lo trovavo sempre più incattivito, vanitoso oltre la soglia del sopportabile e gelosissimo di chiunque potesse dargli ombra".

Come Saturno, spiega Guzzanti, "mangiava i suoi figli politici. Il suo protagonismo lo spinse a compiere la restaurazione che portò Oscar Luigi Scalfaro al Quirinale dopo Cossiga. Anche allora tutti applaudirono. Pannella adorava essere adorato e non metteva freni ai suoi umori. Da Radio Radicale aggrediva chi gli stava sullo stomaco in quel momento con una facondia straripante e irosa come quella di Fidel Castro". Insomma, conclude, "a rabbia e l'asimmetria nei giudizi erano il suo motore". Ma era anche "un amabile e insopportabile tiranno per chi gli stava accanto".

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