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appello a Vladimir Putin: "Stop alle sanzioni". Il Cremlino valuta

Vladimir Putin

Libero 4.11.2016

I terremotati della Marche chiedono clemenza a Vladimir Putin. "Chiedo di considerare la sospensione delle attuali sanzioni della Russia verso la regione Marche, in particolare nel settore agroalimentare e nel sistema moda e arredo".

Questa la richiesta avanzata ufficialmente dal presidente della Camera di commercio di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi, nella lettera inviata al presidente russo Putin.

La missiva è stata consegnata al primo consigliere dell'ambasciatore russo a Roma. Ed è già arrivata una prima risposta ufficiale da parte di Dimitry Gurin, consigliere d'ambasciata e responsabile per i rapporti con la stampa: "Prendiamo molto seriamente questa richiesta che ci è stata avanzata perché la riteniamo una proposta seria. La inoltreremo al presidente e ci sarà sicuramente a breve una risposta ufficiale da parte di Mosca".

Le sanzioni russe verso le Marche, lo si ricorda, fanno parte della reazione del Cremlino alle sanzioni imposte dall'Europa a Mosca a causa del conflitto in Ucraina. Ovviamente non si tratta di sanzioni rivolte soltanto alle Marche, ma a tutte le regioni italiane: la sospensiva chiesta dai terremotati, dunque, riguarderebbe un territorio circoscritto. E le possibilità di un atto di clemenza da parte di Putin non sembrano poche, tanto che anche l'agenzia di stampa russa Ria Novosti ha subito rilanciato la lettera-appello. E non solo: altri mass-media russi si sono dimostrati sensibili al punto, spedendo delle troupe nelle zone colpite dal sisma.

In sostanza, le Marche chiedono di aprire una sorta di zona franca per le due regioni colpite dal terremoto. Nella missiva si legge ancora: "Le nostre aziende sono pronte a ripartire e guardano con fiducia alla riapertura del mercato russo, primo sbocco dei nostri prodotti". E ciò dopo aver prima ribadito "tutta la stima alla sua persona e al popolo russo, con il quale da tantissimi anni le Marche collaborano in maniera proficua in ogni settore". Una presa di posizione pro-Putin e pro-Russia, contro le sanzioni della Ue che da anni danneggiano gli imprenditori marchigiani così come tutti quelli italiani. Una presa di posizione che farà riflettere anche Matteo Renzi: i marchigiani, più che nel governo, sperano in Putin...

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