Agli anti-Cav chiedo: è più pericoloso Berlusconi o Di Maio?

Categoria: Italia

Molti lo rimpiangono già per il suo addio al Milan. Anche i tifosi di sinistra. Avremo lacrime tardive per Silvio anche quando vincerà il M5s alle politiche?

PEPPINO CALDAROLA, da Lettera43 aprile 2017

Commenti 6

Ho letto parole commosse e ironiche sulla svolta del Milan, oramai cinese. Anche a me in certi momenti scappa da piangere e poi mi viene da ridere. Sono sentimenti legati non solo a una squadra di calcio, che io amo da 62 anni, ma soprattutto incentrati sulla figura del suo proprietario. Eppure il Milan ha una grande storia pre-Berlusconi. Io mi innamorai quando non c’erano i filmati e i gol venivano disegnati su un settimanale, il Guerin sportivo, e inquadravano personaggi fascinosi come Liedholm e Nordhal e il mitico Green e altre figure, ormai dimenticate, dominavano la scena come Dino Sani, classe immensa di uno che sul campo passeggiava, per tacere poi di Schiaffino e di altri ancora che non nomino, fino al mitico Rivera, per non inondare di lacrime questo computer.

ESSERE MILANISTI E DI SINISTRA, UN PROBLEMA CON SILVIO. Tuttavia il Milan è diventato Berlusconi. Fu un arrivo improvviso che ci salvò dalle sciagure e dal disonore e che regalò al calcio mondiale e ai milanisti un gioco e campioni indimenticabili. Per chi era milanista e di sinistra, e lo era negli anni di Rivera e dell’altro Buffon portiere, dirsi milanisti negli anni della irresistibile ascesa di Berlusconi diventò un problema. Ebbe alla lunga anche qualche vantaggio. Non so in quante trasmissioni tivù sportive, a cominciare da quelle del mitico Aldo Biscardi, venni invitato, come un esemplare raro, cioè milanista e comunista, mentre ero in affollata compagnia di molti miei compagni pugliesi o colleghi de l’Unità rimasti milanisti pur negli anni di Forza Italia. La vita ci ha fatto conoscere, ovviamente, passaggi più duri di questo che descrivo, ma dirsi milanisti e di sinistra mentre Berlusconi era l’uomo nero non è stato facile. Abbiamo resistito in tanti. Oggi spunta persino qualche lacrimuccia per il Cavaliere che se ne va avendo in testa chissà quale altra diavoleria.

La questione che appartiene invece alla politica-politica in questa svolta cinese del Milan sta nel mutamento della percezione di Berlusconi da parte di settori diversi di opinione pubblica che non lo votavano e non lo voteranno. La domanda è una sola di fronte alle lacrime e alle garbate ironie di oggi. Valeva la pena fare questo scontro frontale con il tycoon? Non avremmo difeso meglio la Repubblica con la fine della reciproca criminalizzazione? Io sono sempre stato di questo avviso e mi sono preso le mie condanne mediatiche e politiche, ma oggi vorrei riflettere su un dato da incubo.

IN POLITICA A DESTRA SCENARI INQUIETANTI. L’orizzonte politico vede salire in prima scena tre partiti: i 5 Stelle, la Lega di Salvini e, un po’ staccati, i Fratelli d’Italia della Meloni. Gli ultimi due sono in trattativa con Berlusconi e forse raggiungeranno un accordo se accetteranno di essere compensati a patto di accettare un candidato premier dall’immagine moderata. Grillo, invece, malgrado la generosità di una parte della sinistra, oggi il caro professor Pasquino sostiene che si tratti addirittura di una forza di “centrosinistra”, resta una formazione autoritaria e con progetti e leggi interne contrarie a quella Costituzione che in tanti, la maggioranza, grillini compresi , hanno difeso il 4 dicembre.

MEGLIO BERLUSCONI O DI MAIO AL POTERE? Quando e se avremo Di Maio presidente, o chi per lui, il Paese sarà più o meno in sicurezza di quando abbiamo avuto Berlusconi premier? La domanda è cruciale perché per la sinistra, e soprattutto per quella sinistra che io sogno, quella che ho chiamato dei «terribili vecchietti e dei giovani ribelli», l‘avvento di queste sabbie mobili grilline dove affogheranno sindacati e politica non può essere un male minore. È peggio del berlusconismo, lasciate perdere Travaglio e il giudice Caselli. È peggio.

Solo la rinascita di una destra che sappia governare il mostro sovranista e la rinascita di una sinistra di vecchietti terribili e di giovani ribelli possono dare una prospettiva a questo Paese

L’errore della sinistra è stato quello di fuoriuscire dallo schema destra-sinistra, addirittura di farsi destra su alcuni temi, lavoro e sicurezza, e di farsi guidare dai padri e dai nonni di Grillo cioè quel gruppo di giudici, di giornalisti, di gente dello spettacolo, di ricchissimi che volevano una grande arma di distrazione di massa per dare un colpo alla sinistra accusandola di compiacenza con Berlusconi. Un accrocco simile si sta componendo per appoggiare i 5 Stelle, tutto per tenere al riparo il potere che conta.

DOPO SILVIO, POL POT GRILLO. Oggi Berlusconi ha dalla sua un modesto 14% elettorale presunto, una immagine sfocata, acciacchi dell’età, qualche genialata come le dentiere ai vecchi e la difesa degli agnelli. Eppure solo la rinascita di una destra che sappia governare il proprio mostro sovranista e la rinascita di una sinistra di vecchietti terribili e di giovani ribelli possono dare una prospettiva a questo Paese. Ecco perché la fine del Milan berlusconiano lascia un sapore di amaro. Perchè abbiamo fatto tante battaglie antiberlusconiane giuste, tranne una: tentare di distruggerlo nella convinzione che poi sarebbe venuto il sole. È arrivato Pol Pot Grillo. Alla faccia vostra.

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  Commenti

1-Cesare Pluchino • 15 ore fa

Non è il caso di Peppino Caldarola, che non è solo uno di sinistra milanista ma anche uno di sinistra con estrema signorilità, ma vorrei sbagliarmi nel ritenere che le attenzioni patologiche della sinistra si stiano spostando, ora, su Grillo e sui 5 Stelle per altri decenni di cieca persecuzione alla vana ricerca dei propri perduti ideali.

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2-antonio maria cacciapuoti • 2 giorni fa

siamo nel XXI° secolo; è improbabile che alla sua età voglia tornare in sella. In politica stiamo rottamando personaggi molto più giovani, dalla Bindi a Letta.

Rischiamo di trovare solo il reparto geriatrico con le crocerossine, in alternativa al M5S

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3-MISCIA SIGNOR TENENTE... • 2 giorni fa

Chissà se con grillo al potere... Finalmente la povera Italia non riparta veramente.

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4-Federico • 3 giorni fa

Tutti i politici di vecchia data, di destra e di sinistra, dovrebbero fare un gigantesco mea culpa: per 20 anni tutto il dibattito politico si è incentrato su Berlusconi e si sono trascurate le necessità del Paese, non facendo riforme importanti quando queste si sarebbero potute fare. Ora, dopo 10 anni di crisi, ci ritroviamo un paese abbrutito, incattivito, molto più povero e disposto a credere a un comico e alla sua banda di ciarlatani.

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5-Jack Critico  Federico • 2 giorni fa

Vero. Ma é Berlusconi ad avere grande responsabilitá...avendo proposto sempre ricette sbagliate e non avendo fatto nulla per "le necessitá del Paese"...quando aveva il potere per farlo. E' stato così efficace nel convincere gli italiani di quelle ricette malsane ce le porteremo dentro per decenni..riemergono ad ogni elezione come ipoteca sul futuro. Gli altri poi hanno le loro colpe e non poche.

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6-Ivo Cantoro • 3 giorni fa

Deve essere Grillo l'alternativa a Berlusconi? Noi ex PCI dobbiamo rassegnarci? Possibile che tutti voi dirigenti nazionali ex PCI, che per decenni ci avete fatto credere che una volta al governo avremmo potuto risanare l'Italia liberandoli da malfattori e malversatori, siate tutti spariti o,peggio, asserviti al potente di turno?

Certo era difficile essere comunista e contemporaneamente tifoso del Milan ai tempi di Berlusconi. Immagino le discriminazioni e l'emarginazione sociale subita. Tanto quanto quei lavoratori che dopo anni di conquiste sociali, al costo di battaglie durissime e a suon di giornate di salario perse per gli scioperi, hanno visto piano piano perdere tutto. Ma poi siamo riusciti anche a battere Berlusconi e mandare al governo tanti ex compagni del PCI i quali si sono completamente dimenticati da dove venivano e sono riusciti perfino a completare l'opera cominciata da Berlusconi e dalla destra.

Sino a quando non avremo capito che l'idea di una società più giusta è quella per cui vale la pena battersi ancora, non ci sarà mai nessuna di sinistra disposto a scegliere tra Grillo e Berluscono. È affare vostro,della casta (di destra e di sinistra).

Se qualcuno onesto tra gli attuali politici ancora esiste farebbe bene a rileggere Berlinguer. Le soluzioni lui le aveva date. Siete stati voi successori ad averle disattese quando siete stati al governo.

Oggi Berluscono o Grillo al governo, chi se ne fotte. Sono due persone ricchissime con voialtri che li state a guardare da veri impotenti.

Compagno Caldarola, continua a tifare Milan senza più timore di discriminazioni Grillo può stare tranquillo e vi ringrazierà per essere riusciti a farlo andare al governo.

Un ex PCI