Rispettati giustizieri di notte, potenziali assassini di giorno

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Legittima difesa: se l’idea era quella di introdurre una legge che riducesse i margini di contenzioso, si è risolto poco o nulla.

PAOLO MADRON, articolo da Lettera43.it 4.5.2017

Il giustiziere della notte è un vecchio filmaccio di discreto successo in cui un tranquillo architetto interpretato da Charles Bronson si fa giustizia da solo eliminando a uno a uno i ladri entrati in casa sua che gli hanno ucciso la moglie e stuprato la figlia. Ma, come dice il titolo, la licenza di uccidere che la compiacente polizia di New York gli rilascia dopo che le sue gesta ne hanno fatto l’idolo di un’ opinione pubblica ante litteram trampiana, si esercita solo al calar delle tenebre.

SPARO LIBERO SOLO DI NOTTE. Una distinzione che la nuova legge sulla legittima difesa in approvazione alla Camera riecheggia, stabilendo che chi viene aggredito in casa propria può trasformarsi in pistolero senza rischiare che un magistrato lo metta sotto accusa per omicidio. Esattamente come è successo al benzinaio vicentino Graziano Stacchio, ora eroe del popolo leghista, indagato per eccesso colposo di legittima difesa dopo aver ucciso uno dei ladri che avevano tentato di rapinare una vicina gioielleria. Nessun rischio dunque, ma a ben precise condizioni: che la legittima difesa avvenga di notte. Perché già alle prime luci del giorno la scena probatoria cambia completamente e l’aggredito da vittima può trasformarsi in carnefice ed essere indagato in quanto tale.

L’ultima parola spetta sempre al giudice il quale deve accertare sempre il livello di proporzionalità tra offesa e difesa

Par di capire che la discriminante night and day sia il frutto di un faticoso compromesso tra forze politiche che ha consentito al governo di non perdere il determinante appoggio degli alfaniani (non ci si stupisce mai abbastanza su come l’ex delfino di Berlusconi ricavi nell’esercizio del suo ruolo di interdizione spropositati vantaggi) al cui richiamo stavano per cedere anche i berluscones, non fosse che per esigenze di copione politico all’ultimo si sono chiamati fuori.

L'AMBIGUITÀ DELLA LEGGE RIMANE. Fatta dunque la legge, dissipato il margine di ambiguità che la circondava? Nemmeno per sogno, perché alla fine l’ultima parola spetta al giudice il quale, non importa se l’episodio è avvenuto alla luce del sole o al chiaro di luna, deve accertare il livello di proporzionalità tra offesa e difesa. Detto in soldoni, se ammazzi un ladro che ti è entrato in casa e che, una volta scoperto, ha prontamente alzato le mani, non c’è notte che tenga. Insomma, se l’idea era quella di introdurre una normativa che riducesse i margini di contenzioso la nuova legge risolve poco o nulla.

IL RISCHIO DI DIVENTARE PISTOLERI IN SERVIZIO PERMANENTE. Spiace ammetterlo, visto che siamo lontani mille miglia dalle idee dei proponenti, leghisti e Fratelli d’Italia, però allargare la legittima difesa a qualsivoglia malintenzionata intrusione in una proprietà privata a prescindere dall’ora in cui il fatto avviene avrebbe dissipato i dubbi. Ma al contempo avrebbe fatto di tanti cittadini dei pistoleri in servizio permanente. Che è un po’ la morale racchiusa nella scena finale del Giustiziere della notte quando Bronson, trasferitosi a Chicago in cambio dell’insabbiamento dell’indagine sulle sue vendette, vede dei bulli che aggrediscono una ragazza e mima al loro indirizzo il gesto della pistola.

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