Bechis pizzica Angelino Alfano: da quando ha mollato Berlusconi ha registrato 24 partiti diversi

Categoria: Italia

Gli elettori forse sono ancora da venire, ma Angelino Alfano non può certo dire che gli manchi un partito per le prossime elezioni

18 Giugno 2017, www.liberoquotidiano.it

Gli elettori forse sono ancora da venire, ma Angelino Alfano non può certo dire che gli manchi un partito per le prossime elezioni: ne ha brevettati da quando si è separato da Silvio Berlusconi la bellezza di 24.

Sono tutti simboli regolarmente depositati presso l' ufficio italiano brevetti e marchi del ministero dello sviluppo economico, e gli ultimi tre sono stati ideati in questo 2017, a testimonianza di una certa irrequietezza dell' attuale ministro degli Esteri e di una sua evidente incertezza sulla legge elettorale che sarebbe stata adottata.

Delle sue ultime tre creature brevettate una sola era di dominio pubblico: «Alternativa popolare-Ap», che nel simbolo ha un quadrato blu scuro «al cui interno nella parte destra viene riportato un cuore con bordo giallo. Al centro vengono riportate su tre righe in maiuscolo di colore bianco la dicitura Ap-Alternativa Popolare». Quadrato blu e cuore dal bordo giallo sono il riferimento costante di ogni invenzione di Alfano: si vede che quella grafica lo convince totalmente. Più incerto invece il nome del partito. Tanto è che quasi in contemporanea ne ha depositati altri due, piuttosto diversi fra loro. Il primo sembra quasi una pernacchia: «MpR», che sta a significare «Movimento per la Repubblica». Anche qui la sigla si accompagna a quadrato blu scuro e cuore del bordo giallo.

Il secondo è il «Pp», sigla che significa «Patto popolare». Ma fino all' autunno scorso il volubile Alfano aveva in testa un altro Pp, che infatti ha registrato il 13 ottobre 2016. La sigla stava per «Polo Positivo», e chissà se l' aveva immaginato ancora nella speranza di affiancare Matteo Renzi nella sua proverbiale battaglia contro gli avversari-gufi. In questo caso il simbolo grafico era un tantino diverso: «un quadrato di colore blu al cui interno la scritta di colore bianco, su due livelli: polo positivo».

Ma l' anno scorso nella testa del politico agrigentino frullavano anche altre idee, che giravano tutte intorno alla parola «Unione», un tempo simbolo delle alleanze di centro-sinistra esattamente come l' Ulivo. Così Angelino ha brevettato «Unione popolare liberale», «Unione popolare italiana», «Unione per l' Italia», «Unione popolare liberale», «Unione per la libertà», «Unione della libertà» e semplicemente «Unione popolare». Per tutte e quattro aveva immaginato un simbolo con il solito quadrato blu scuro «al cui interno nella parte destra viene riportato un cuore con bordo giallo il cui lato è formato da quattro stelle gialle di dimensioni diverse». E al centro in maiuscolo e «di colore bianco» la sigla prescelta.

Nello stesso periodo aveva immaginato anche una «Italia popolare», e il simbolo con le stesse caratteristiche delle variazioni sulla unione. Gli altri quattordici simboli depositati ruotano tutti intorno alla originaria idea del nuovo centro destra, che è stato il primo nome adottato dopo la separazione con Forza Italia. Le variazioni sono sui colori e sulla grafica. In uno pensava di mettere in maiuscolo e grande al centro del simbolo solo il suo cognome, «Alfano». Partito personale, con Ncd scritto piccolo in parte bianco (nc) e in parte blu (d). Ma con qualche confusione grafica, visto che l' idea era quella di «un marchio di forma tonda con mezzaluna in basso di colore blu». Rischiava di richiamare un partito islamico, ed è stato più prudente tenerlo nel cassetto. Gli altri nomi depositati sono o variazioni grafiche (due) o «centrodestra», «Nuovo centrodestra», «Il nuovo centrodestra», «Nuovo centrodestra italiano», «il nuovo centrodestra italiano», «nuovo centrodestra con Alfano», «il nuovo centrodestra con Alfano».

Restano due sigle alternative sempre brevettate da Alfano: «Confederazione della libertà» e «Federazione della libertà». Ora basta solo che si facciano sotto gli elettori...

di Franco Bechis