Specchio per le allodole nelle crisi bancarie

Categoria: Italia

Le banche sono solventi e sistemiche, ma anche insolventi e non sistemiche. Come dire, vale tutto e il contrario di tutto: lo specchio perfetto della situazione del nostro paese.

 di Marcello Gualtieri, 24.6.2017 da www.italiaoggi.it

Riassunto delle ultime puntate: bruciati miliardi di piccoli risparmiatori truffati, sgamata dalla Bce la massa enorme di crediti deteriorati e la grossolana operazione dei finti aumenti di capitale, nessun operatore investe più un euro nelle due banche venete. Si propone una soluzione di sistema: il Fondo Atlante che diventa socio unico, ma si inabissa in pochi mesi (meglio chiamarlo Atlantide) assieme a 3,1 miliardi e non trova più sottoscrittori. Lo Stato allora si propone per una ricapitalizzazione precauzionale, la Ue subordina l'assenso alla copertura da parte dei privati di ulteriori 1,2 miliardi di perdite già maturate, ma poiché nessuno mette più soldi (perché sono già persi) si torna al punto di partenza.

Veniamo a questa settimana. Il 21 giugno scade un prestito obbligazionario di Veneto Banca: non c'è un euro in cassa, e invece del default, per non compromettere la trattativa sulla ricapitalizzazione precauzionale, ecco addirittura un decreto legge per rinviare la scadenza. Nel frattempo arriva una proposta (se si può definire tale) di Intesa per comprare un po' di attivi e passivi a un prezzo simbolico. Tutti contenti, ma Intesa ha scritto chiaramente che non coprirà perdite, quindi si torna daccapo: chi copre le perdite?

Rispunta dal cassetto la procedura di liquidazione che la Direttiva Brrd (che regola la soluzione delle crisi bancarie) aveva tentato di mandare in soffitta per evitare che i costi dei fallimenti bancari siano posti a carico di tutti i contribuenti (una prima stima si attesta su almeno 10 miliardi). Peccato però che per la ricapitalizzazione precauzionale occorre che le banche siano solventi e sistemiche; invece per sfuggire alla Brrd e tornare alla vecchia procedura di liquidazione occorre esattamente il contrario: le banche devono essere insolventi e non sistemiche.

Così, incapace di rispettare qualunque regola, l'Italia si appresta a sostenere (con poche speranze) davanti alla Ue entrambe le posizioni: il prestito obbligazionario è scaduto, ma anche no; le banche sono solventi e sistemiche, ma anche insolventi e non sistemiche. Come dire, vale tutto e il contrario di tutto: lo specchio perfetto della situazione del nostro paese.

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