Mezza sinistra di Renzi e i moderati del Cav

Categoria: Italia

La convention grillina di Rimini s'è chiusa con la gag dell'ex capo (ma sarà veramente ex?) che distribuisce biglietti falsi da mille euro ai giornalisti. Una buffonata

 di Domenico Cacopardo  28.9.2017 da www.italiaoggi.it

La convention grillina di Rimini s'è chiusa con la gag dell'ex capo (ma sarà veramente ex?) che distribuisce biglietti falsi da mille euro ai giornalisti. Una buffonata, degna di un comico spompato, che, però, s'è reso conto che la macchina da soldi inventata da Gianroberto Casaleggio con i vari blog lucrosi strumenti pubblicitari non funziona più. Del resto, a dare un senso alla crisi del Movimento stanno i bilanci in perdita della Casaleggio. Per non parlare dei vari fallimenti registrati di recente, dalla permeabilità delle piattaforme, ai numeri ridicoli di regionarie (siciliane) e di approvazioni della leadership di Luigi Di Maio, lo studente non tentante, che, entrando nel partito, ha vinto il primo premio del Superenalotto.

Insomma, il declino è già iniziato e si vedrà bene in Sicilia. Del resto, i sondaggi, già in questi giorni, indicano una cattiva performance, aggravata dal caso Bagheria (a proposito, il Movimento annuncia, in puro stile veteroberlusconiano, una marcia di solidarietà nei confronti del sindaco Patrizio Cinque, destinatario di un «obbligo di firma» giudiziario in relazione al pacchetto di accuse mossegli dalla procura della repubblica di Termini Imerese) e dalla questione regionarie, sulle quali è intervenuto il giudice di Palermo, annullando la designazione del candidato Cancelleri. Anche se Di Maio, nuovo leader, lo confermerà, le nubi giudiziarie continueranno a minacciare acqua a catinelle sulla sua testa.

Nessun aiuto viene ai 5Stelle dall'esito delle elezioni tedesche. Anche se tornassero in braccio a Farage, il capo dell'estrema destra inglese, alleato dei neonazisti tedeschi, non riusciranno a intaccare il consolidato spazio di cui godono la Lega nord (comunque danneggiata dal successo dell'AfD a Berlino) e i Fratelli d'Italia. Per non parlare di quello di Berlusconi, tornato in grande spolvero e consensi a pilotare una galleggiante scialuppa che ancora pochi mesi fa sembrava affondata.

La partita si giocherà, quindi, ancora una volta tra la mezza sinistra di Renzi (azzoppata dal flop dei socialdemocratici tedeschi, ma vitalizzata dalla presidenza Gentiloni) e la destra moderata. Il destino le vuole insieme. Inesorabilmente.

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