Ora i giochi politici sono davvero prematuri

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Se oggi scadesse il termine per depositare le candidature al Parlamento..

 di Marco Bertoncini, 15.11.2017 da www.italiaoggi.it

Se oggi scadesse il termine per depositare le candidature al Parlamento, le indicazioni sarebbero unanimi: centrodestra con tre partiti alleati e sostegno di una o due liste; cinque stelle da soli; intorno al Pd una lista di cattolici di sinistra, una di federalisti europei e, forse, una terza collocata a sinistra. Poi, un cartello della sinistra-sinistra.

Siccome non soltanto non si devono presentare le liste, ma nemmeno si sa quando le Camere saranno sciolte (prima dell'Epifania, ripetono molti: ma nessuno ci giura), ogni segnalazione per le alleanze rimarrà una congettura fondata sullo stato odierno delle trattative e su un'estrapolazione delle relazioni attuali. Così si dà per sicura l'alleanza del centrodestra, anche se i discorsi devono ancora essere intavolati e partiranno con sicurezza soltanto dopo che i collegi saranno stati ritagliati.

Altrettanto si presume che il Pd sarà in competizione (e quindi limitato nelle possibilità di affermazione in un certo numero di collegi uninominali) con la futura cosa rossa. Quest'ultima tale sarà, nonostante le negazioni di Pier Luigi Bersani, il quale però ciclicamente ammonisce di non tollerare che si sputi sul rosso.

Congelare le alleanze quando ancora la campagna elettorale deve partire, è un azzardo: Matteo Renzi sembra coerente nella sua decisa ripulsa verso chi continua a partecipare a un congresso del Pd pur essendone uscito dopo aver perso. Tuttavia non è detto che egli non faccia poi prevalere considerazioni numeriche legate al possibile successo elettorale. I suoi contestatori potrebbero lasciar andare il volto di testimonianza e di lotta per assumere quello di governo. Insomma: ci vuole tempo prima di chiudere una partita non ancora aperta.

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