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Categoria: Italia

lo screzio con Fabio Fazio e parla così di Massimo Giletti e Milena Gabanelli e Berlusconi

15.11.2017 da www.dagospia.com

e parla così di Massimo Giletti e Milena Gabanelli dopo il recente addio di entrambi alla RAI.

"Fazio? È successo che un incauto tweet de L'Officina faceva un paragone improprio tra l'altro lunedì e una puntata di Porta a Porta, confondendo situazioni diverse, perché io avevo la finale del Grande Fratello e Fazio aveva una fiction. Io ho annullato la mia presenza a Che tempo che fa, prevista per l'altro ieri, pur confermandogli stima e amicizia; lui si è molto scusato e io andrò in una delle prossime puntate.

L'incidente è chiuso. RAI? Ho visto stagioni felici e stagioni meno felici. E, fra parentesi, quando i dirigenti sono stati nominati da Berlusconi la RAI ha sempre vinto contro Mediaset. Un palinsesto sbagliato può capitare a chiunque. Altro è il caso di Giletti: non credo che ci sia stata una persecuzione politica, ma si è ritenuto che un certo tipo di trasmissione non potesse andare in onda a quell'ora. Gabanelli? È diverso.

Voleva cinque minuti dopo il TG1, cioè lo spazio di Enzo Biagi. Una storia che dimostra che una professionista in gamba come la Gabanelli forse non avesse idea di che cosa significa quello spazio a quell'ora, diciamolo con franchezza".

"Berlusconi? È abbastanza incredibile che dal '93 in poi sia ancora lui al centro della scena, però questo è un fatto. È ancora lì per un cocktail di ragioni: certamente è un paese che non ha avuto ricambi, e in questo somiglia un pochino alla prima Repubblica. Dopodiché, quanti funerali di Berlusconi sono stati celebrati?

Poi la bara si è sempre riaperta. Renzi? Ci sta provando. E ha dalla sua delle primarie in cui è andato a votare un milione e ottocentomila persone e che lui ha vinto in maniera incontestabile. Quattro anni fa gli dissi che aveva una certa arroganza, e lui lo riconobbe, anche se mi disse che la stava correggendo. Gliel'ho ricordato quattro anni dopo. Se l'ha corretta?

È un tratto caratteriale, ma rispetto al Renzi del 41% mi pare si sia molto calmato e che sia molto più riflessivo. Se anche Di Maio ha deliri di onnipotenza? Non lo so, però sopra la testa ha un signore che si chiama Beppe Grillo e un altro signore che si chiama Davide Casaleggio.

Di Maio è sicuramente un leader molto garbato, quando parlavo con lui mi sembrava di parlare con il giovane Andreotti - mi sembrava l'ala destra della DC. Grillo? Secondo me se ne vorrebbe andare, si è stufato e ci ha rimesso anche dei soldi. Era uno dei percettori di reddito più alti d'Italia, adesso è rimasto prigioniero del suo giocattolo".