Pietro Grasso sarebbe una controfigura

Categoria: Italia

Gli inveterati sostenitori dell'unità a sinistra, spiazzati per la ripulsa espressa dai costitutori della cosa rossa (Mdp, Si e Possibile), insistono

 di Marco Bertoncini  24.11.2017 da www.italiaoggi.it

Gli inveterati sostenitori dell'unità a sinistra, spiazzati per la ripulsa espressa dai costitutori della cosa rossa (Mdp, Si e Possibile), insistono. Asseriscono che i giochi non sono conclusi, le ricuciture sono attuabili, Romano Prodi influisce ancora, può generarsi un neo Ulivo, si possono rimettere insieme i cocci pur dopo l'assemblea dei sinistri-sinistri (3 dicembre, slittata dal 2 perché questa data è scelta dalla Cgil per la «mobilitazione»).

In politica tutto è possibile: la sinistra, poi, da più di un secolo è maestra di spaccature e riunificazioni, specie fra i socialisti. Quindi potrebbe perfino capitare che Pd e cosa rossa riapriamo il discorso. Oggi, però, è evidente che a sinistra del Pd ci si è avviati a fondare un nuovo soggetto che chiaramente guarda a Pietro Grasso come uomo immagine. Beninteso Grasso dovrebbe offrire la propria effigie di uomo delle istituzioni e riserva della Repubblica, per usare espressioni consunte, purché a comandare siano gli uomini già del Pci, Bersani & D'Alema. Come questo teorico triunvirato, ridotto a concreta diarchia, possa ulteriormente assottigliarsi all'uomo solo al vero comando, sarà da sperimentare sul campo.

La cosa rossa procederà nel defatigante tentativo di attrarre la sinistra ancora orgogliosa del comunismo, i neo girotondini, talune schegge cattoliche, frantumi dei verdi e dell'Idv, frange del Campo progressista che non accettino la deriva filo renziana. L'impresa si scontrerà con l'orgoglio dei personaggi: la spartizione dei seggi, già attuata col 40% ai demoprogressisti, il 40% a Sinistra italiana e il 20% a Civati, dovrebbe patire dolorose revisioni. Senza contare che domina il culto dei gruppuscoli, manco fossimo nel post '68.

© Riproduzione riservata