In un foglio A4 ci sta l'intera spesa pubblica

Categoria: Italia

L'economia italiana è appesantita da un enorme debito pubblico ed i nostri partner europei non perdono occasione per ricordarcelo

 di Marcello Gualtieri 3.12.2017 da www.italiaoggi.it

L'economia italiana è appesantita da un enorme debito pubblico ed i nostri partner europei non perdono occasione per ricordarcelo perché siamo come due naufraghi legati alla stessa zattera: se uno è troppo pesante e va a fondo, tira giù anche l'altro. La Banca d'Italia, invece, dice che, con l'economia in crescita, possiamo sopportare il debito e l'aumento dei tassi. Gli italiani capirebbero lo spessore del problema se la spesa pubblica fosse riassunta in una tabella reperibile sull'homepage del sito del Ministero dell'economia. Ma ovviamente non è così e ci vuole un vero studio per trovare i dati; proviamo dunque ad informare l'opinione pubblica riassumendo in pochi numeri la situazione.

La spesa pubblica in Italia era 819 miliardi nel 2012, oggi è 844. Con questa spesa si pagano le uscite correnti (stipendi, servizi ecc.) e si fanno gli investimenti. Tra le uscite correnti ci sono anche gli interessi sul debito pubblico che è cresciuto da circa 2 mila miliardi del 2012 ai 2.300 di oggi. Nonostante l'aumento del debito, grazie ai tassi spinti allo zero dalla Bce guidata da Draghi, abbiamo risparmiato 18 miliardi di interessi, ma paradossalmente la spesa corrente è invece aumentata di 45 miliardi (al netto del risparmio sugli interessi) e la spesa per investimenti è diminuita di 2 miliardi. Ecco cosa vuol dire che abbiamo sprecato il tempo e le opportunità offerte dai tassi bassi.

Il problema del futuro è la prossima fine dei tassi zero. Nel 2016, il costo medio del debito è stato bassissimo, lo 0,55% e abbiamo speso 66 miliardi per interessi, cioè circa il 7% della spesa pubblica, praticamente quanto per la scuola; cosa succederà se il costo dovesse ritornare al 4,14% come era nel 2007? Se questi numeri fossero resi immediatamente accessibili sulla home page del sito del Mef (basterebbe un foglio A4) gli italiani capirebbero molto di più: non c'è stato alcun rigore in questi anni, la spesa pubblica corrente è aumentata, abbiamo chiamato flessibilità la scelta di aumentare il debito pubblico con il quale non abbiamo fatto investimenti; sul debito paghiamo interessi che sottraggono ossigeno al paese e che in futuro potrebbero non essere più sostenibili.