1-Televisione. Silvio Berlusconi stravince la sfida con Matteo Renzi e Luigi Di Maio:

Categoria: Italia

2. Elezioni 4 marzo sondaggi Pd disastro sotto il 21%. Centrodestra è maggioranza

12 Gennaio 2018 www.liberoquotidiao.it – www.Affaritaliani.it

1-Silvio Berlusconi stravince la sfida con Matteo Renzi e Luigi Di Maio: il verdetto dello share a Porta a porta da Vespa

Le elezioni le vince Silvio Berlusconi. Almeno in tv: questo è il verdetto di Porta a porta, dopo le tre superospitate di Bruno Vespa: martedì il candidato grillino Luigi Di Maio, mercoledì il segretario del Pd Matteo Renzi e giovedì sera il Cavaliere. I dati su ascolti e share, resi noti dal blog specializzato Davidemaggio.it, non lasciano dubbi: il leader di Forza Italia ha battuto tutti, totalizzando 1.697.000 spettatori con il 18.8% di share. Renzi si era fermato a 1,397 milioni (15,5%) mentre Di Maio è staccatissimo a 1,150 milioni (11,3% di share). Berlusconi ha così fatto vincere la seconda serata a Vespa e Raiuno, in attesa di trascinare il centrodestra alla vittoria nelle urne.

2-Elezioni 4 marzo sondaggi Pd disastro sotto il 21%. Centrodestra è maggioranza

Elezioni 4 marzo, il borsino del voto: ecco gli ultimissimi trend sulle elezioni politiche del 4 marzo 2018

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Elezioni 4 marzo 2018. Su Affaritaliani.it il borsino del voto. Aggiornamento continuo fino all'apertura delle urne sullo stato di salute delle forze politiche in campo. Si tratta di un'analisi esclusiva basata su sondaggi, sentiment e indicazioni che arrivano dai partiti che partecipano alle elezioni politiche del 4 marzo.

Balzo del Centrodestra. Secondo l'ultimo sondaggio Tecnè è stata superata quota 39% (39,2) rispetto al 38% di un mese fa. Stando alle simulazioni basterebbe il 38-39% per avere la maggioranza di seggi in Parlamento e quindi il Centrodestra sarebbe, condizionale d'obbligo, in grado di governare. Forza Italia avanza fortemente (18%) e stacca la Lega ferma al 12,6%. Fratelli d'Italia al 5,3% e Noi con l'Italia al 2,6%, vicina quindi alla soglia per entrare in Parlamento.

Il M5S si conferma nettamente la prima forza politica del Paese ma manca il balzo che servirebbe per ottenere la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento. Grillini molto deboli soprattutto al Nord, in particolare nel Triveneto. I 5 Stelle, che avevano toccato il 30%, ora sono scesi al 28% circa e quindi lontanissimi dal quorum per governare da soli.

Disastro Partito Democratico, sceso (secondo Tecnè) al 20,7% con la coalizione di Matteo Renzi ferma a quota 25. Per il Pd, salvo colpi di scena, potrebbe essere il risultato peggiore della sua storia. Grande preoccupazione al Nazareno, dove temono ormai che molti collegi perfino delle Regioni rosse (ex) possano essere persi.

Liberi e Uguali arretra sotto il 7% e perde qualcosa rispetto alle precedenti rilevazioni. La sinistra subisce la concorrenza della lista di estrema sinistra Potere al Popolo (sostenuta da Rifondazione Comunista, Pci, sinistra anticapitalista, piattaforma Eurostop) che viene data sull'1,5%. Intorno all'1% i Comunisti di Marco Rizzo.

A destra CasaPound veleggia sul 2% e spera nel superamente della soglia (ipotesi non impossibile).