Lega, Salvini lancia la Bongiorno e punta Palazzo Chigi

Categoria: Italia

Candidando l'avvocato, Matteo vuole rifare il look al partito. E mentre corteggia fondi internazionali e top manager sogna in grande: più del Viminale l'obiettivo è la poltrona da premier.

ALESSANDRO DA ROLD 18.1.2018 www.lettera43.it

Prende corpo la nuova Lega di Matteo Salvini. L’annuncio della candidatura di Giulia Bongiorno come capolista alle prossime Politiche non è una notizia di poco. Anzi, lo storico avvocato dell’ex leader Dc Giulio Andreotti è l’ennesimo passo in avanti verso la metamorfosi di quella che un tempo era la Lega Nord di Umberto Bossi. «Di Salvini mi ha colpito la nitidezza di idee in tema di sanzioni e di regole. In questo Paese si fanno norme slabbrate che poi il magistrato interpreta come vuole. Chi le scrive non ha calpestato la polvere dei tribunali», spiega l’ex parlamentare del Popolo della Libertà, in ore calde a livello di trattativa con gli alleati, perché a quanto pare non ci sarebbe ancora l'accordo sulla spartizione dei collegi, nemmeno nella circoscrizione esteri. Il percorso iniziato nel 2013, quando l’attuale segretario prese il posto di Roberto Maroni, la cosiddetta svolta nazionalista, prima lepenista ora trumpista, continua a marce forzate e promette di non fare prigionieri.

DALLA PADANIA ALLE STANZE DEL POTERE. Al netto delle polemiche sulla candidatura della Bongiorno, che nasce politicamente nella vecchia Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini, la strategia dei salviniani appare chiara, ovvero raccogliere più persone possibili dalla società civile, come avvocati, imprenditori o professionisti, sacrificando i candidati della vecchia Lega bossiana e maroniana. Dalla Padania alle stanze del potere, dalla Lega che contestava la Democrazia Cristiana alla candidatura di un avvocato che ha difeso uno degli uomini più importanti della storia della Dc e dell'Italia. Nei prossimi giorni potrebbero esserci altre sorprese, nuovi nomi di professionisti. Mentre ancora non si sa se il vecchio Bossi sarà ricandidato o se sarà trovato un posto per i vecchi barbari sognanti di Maroni, come Gianni Fava o Gianluca Pini. L’obiettivo è quello di costruire una nuova Lega di governo, che possa mostrare affidabilità non solo agli occhi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella o del leader Silvio Berlusconi, ma soprattutto a quelli degli investitori internazionali, spaventati dalle elezioni del prossimo 4 marzo, dove l’Italia rischia una paralisi politica. Del resto da due mesi a questa parte Salvini, già avvistato al Quirinale per gli auguri di Natale, ha una nuova agenda elettorale.

La ruspa è stata parcheggiata ai box.Ora ci sono gli incontri pubblici o a porte chiuse con esperti del settore. Lunedì 22 ci sarà un nuovo incontro dal titolo più che mai esplicativo: Salvini incontra la City, organizzato dal Comitato Select Milano, gruppo di professionisti che da anni porta avanti l’idea «di costruire un ponte commerciale permanente tra Londra e Milano e stabilire a Milano solo e soltanto quelle attività finanziarie in uscita dalla City di Londra a seguito della Brexit per ragioni regolamentari».

Oltre al segretario ci sarà anche Giancarlo Giorgetti, la mente economica della Lega che insieme con il tesoriere Giulio Centemero sta incontrando in queste settimane diversi fondi e gruppi internazionali, investitori, top manager, e protagonisti del mondo dell’industria e della finanza italiana. In sostanza, l’obiettivo di Salvini non è solo quello di mettersi una giacca e una cravatta, lasciando perdere per un po’ le felpe, ma quello di differenziare il partito dal Movimento 5 Stelle, dando un’immagine di capacità governativa, anche perché, spiegano nel quartier generale di via Bellerio, «la Lega ha già governato e già governa in Regioni importanti come Lombardia o Veneto».

SALVINI SOGNA IN GRANDE. C’è chi parla di tentativo di agganciare i poteri forti. Di sicuro c’è che Salvini sta provando a costruire il suo futuro politico, che va di pari passo con il nuovo partito “Lega per Salvini premier”. Lo statuto del nuovo soggetto è stato pubblicato il 14 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale. La Lega Nord è ormai un ricordo del passato. Berlusconi ha spiegato che se Strasburgo dovesse dargli agibilità di candidarsi, sconfessando la legge Severino e la decadenza dal Senato, e se riuscisse a formare un governo, darebbe al segretario della Lega l’incarico di ministro degli Interni. Ma l’ex speaker di Radio Padania sogna più in grande.