La lotta è soltanto sui posti

Categoria: Italia

Le candidature sono l'unica cosa che interessa in questo momento la vita dei partiti

 di Mario Sechi Newslist.it  da www.italiaoggi.it 19.1.2018

Le candidature sono l'unica cosa che interessa in questo momento la vita dei partiti. Berlusconi e Renzi giocano sugli incastri tra uscenti e nuovi con il requisito necessario dell'obbedienza totale, Grillo e Casaleggio devono mettere insieme il puzzle della Rete e quello della Realtà, D'Alema cerca nel mare dei collegi cime da rosicchiare per far andare alla deriva la barca del Pd, le destre dell'Urbe hanno il grande problema nel Lazio (pensate un po' come stanno messi) del tribuno Pirozzi, Gori in Lombardia è perdente in partenza, la «quarta gamba» del centrodestra balla perché non ci sono posti a sufficienza nei collegi, il Pd ha approvato nella direzione di ieri con la solita unanimità bulgara la relazione di Renzi sulle candidature (che decide lui, quindi obbedienza cieca), le comparsate dei leader in tv sono sempre più imbarazzanti, servono solo a suonare il piffero agli elettori, considerati più o meno dei bifolchi ai quali raccontare frottole, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, improvvisamente ha scoperto che «troppi giovani lasciano l'Italia», Berlusconi ha l'ansia di piazzare subito Matteo Salvini da qualche parte e ha detto «vedo bene Salvini ministro dell'Interno», mentre quello fa la sua campagna elettorale su sfondo blu con la scritta «Salvini premier» e candida Giulia Bongiorno, l'avvocato che difese Giulio Andreotti, capolista in vari collegi, Carlo De Benedetti ha un problema d'amore (non più ricambiato) con Repubblica e le larghe intese ci sono già, vedere alla voce missione militare in Niger.