Postelezioni. Parla Salvini, Borsa giù spread su

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Spie, gelo Londra-Mosca. Sci, a Goggia la coppa del mondo

di Franco Adriano 15.3.208 www.italiaoggi.it

Per la prima volta dopo le elezioni i mercati hanno dimostrato di temere un governo euroscettico in Italia. Il Ftse Mib ha fatto segnare un -1,14% e anche il resto dei listini europei ha manifestato nervosismo sulla base delle dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini alla stampa estera in Italia. «Il mercato teme un governo euroscettico tra la Lega e i 5 Stelle dopo le ultime affermazioni di Salvini», ha spiegato Andrea Cuturi di Anthilia Capital Partners interpellato da MF-Dowjones.

Oltre all'apertura a Di Maio e al reddito di cittadinanza, Salvini, incontrando la stampa estera, ha ribadito anche che «l'euro era e rimane una moneta sbagliata». Claudia Segre, presidente della Global Thinking Foundation, alla stessa agenzia ha spiegato che «si sta tirando un po' la corda della pazienza degli investitori esteri» aggiungendo che intanto si fa sempre più evidente la spaccatura nel centrodestra su cui evidentemente in Europa si era puntato. Tanto che il leader di FI, Silvio Berlusconi, dopo le affermazioni di Salvini ha dovuto precisare che al vertice della sera precedente si era «concordato con Salvini e Giorgia Meloni che nell'ambito del centrodestra non ci saranno cambi di casacca». Una tensione che inizia a ripercuotersi anche sullo spread Btp/Bund, ieri in aumento a 141 punti base, elemento che ha penalizzato i titoli bancari.

«Tutto è possibile tranne con il Pd». Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha aperto così ad un esecutivo con il suo omologo M5s Luigi Di Maio. Sulle prove di dialogo tra Salvini e Di Maio è calato il gelo di Silvio Berlusconi: «Anche io ho aperto agli M5s, ma per cacciarli fuori». «Convincerò Salvini ad accettare un accordo con il Pd sui singoli provvedimenti», ha aggiunto il capo di Forza Italia assumendo le vesti di guastatore. Ma chi farebbe il presidente del consiglio di un governo M5s-Lega? «Sui nomi e sui ruoli non ci sono pregiudizi di partenza», ha sgombrato il campo lo stesso Salvini. «Mi interessa il progetto: se c'è condivisione di progetto ragioniamo», ha sottolineato. Dunque, se sulle presidenze delle due Camere, Salvini è pronto a trattare con tutti: lo stesso Di Maio, Maurizio Martina e Pietro Grasso, avendo in tasca il mandato di tutto il centrodestra, sul programma di governo, ecco materializzarsi la convergenza con M5s. «La legge elettorale, ma solo se si fa in tempi brevi e con un premio di maggioranza alla coalizione, lo stop alla legge Fornero, la riduzione delle tasse», ne ha elencati i punti principali il leader della Lega, sottolineando di voler studiare anche il reddito di cittadinanza.

Luigi Di Maio, ospite di Confcommercio a Milano, ha annunciato che si darà un governo all'Italia in tempi più rapidi di quanto non abbia fatto Angela Merkel in Germania. In particolare, per scongiurare l'aumento automatico dell'Iva (altra convergenza con Salvini) nonché per l'abbassamento del costo del lavoro e la riduzione della pressione fiscale. E sul reddito di cittadinanza, proprio nel giorno in cui Beppe Grillo ha rilanciato con «il reddito di nascita», Di Maio ha ribadito: «Non daremo soldi a chi sta sul divano».

«Ma siamo sicuri che il problema sia davvero il lavoro?», ha scritto il fondatore di M5s Beppe Grillo sul suo blog, «Io penso di no. Il lavoro serve a produrre merci e servizi per soddisfare i bisogni dell'uomo. La nostra era è senza precedenti proprio per la sovrabbondanza di merci e servizi che abbiamo». «Si creano posti di lavoro per dare un reddito a queste persone, che non avranno un posto di lavoro, ma un posto di reddito, perché è il reddito che inserisce un cittadino all'interno della società», ha aggiunto. «Si deve garantire a tutti lo stesso livello di partenza», è la conclusione, «un reddito, per diritto di nascita. Soltanto così la società metterà al centro l'uomo e non il mercato».

«Il mercato del lavoro continua su un percorso di ripresa. Con un aumento dell'occupazione di quasi 7,5 milioni rispetto ai minimi raggiunti a metà del 2013, tutte le perdite di posti di lavoro registrate durante la crisi sono state ora recuperate». Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, parlando a Francoforte. «Prevediamo», ha aggiunto, «che la disoccupazione scenderà al 7,2% entro il 2020». «Il tasso di disoccupazione è il più basso dal dicembre 2008», ha concluso, «dobbiamo interrogarci sulla qualità di questi lavori, con un aumento del lavoro part-time e di quello temporaneo. Ma i sondaggi sottolineano il continuo slancio occupazionale e le aspettative di lavoro sono vicine ai massimi storici sia per l'industria sia per i servizi».

Il limite del 3% per il rapporto deficit/pil negli Stati membri dell'Eurozona «è una regola comune», ma è anche «una regola di buon senso, che permette molto semplicemente di assicurarsi che il debito pubblico si riduca», ha spiegato il commissario europeo agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici, in relazione alle posizioni espresse da Salvini e dal M5s. «Mi fa piacere che un esponente della Commissione europea come Moscovici abbia detto che non è preoccupato, c'è bisogno di messaggi distensivi», ha commentato Di Maio.

Anche nel Pd, oltre che in Forza Italia, sono sorte delle iniziative per scongiurare l'avvento di un governo Salvini-Di Maio. «È il momento di scrivere le regole tutti insieme. Le riforme a maggioranza non funzionano; ma siccome oggi nessuno ha la maggioranza, il quadro è perfetto per fare le riforme, perché nessuno le può imporre agli altri», ha provato a rompere la possibile alleanza M5s-Lega il ministro Dario Franceschini in una intervista al Corriere della Sera. Una posizione che sarebbe condivisa sia dagli esponenti della corrente di Franceschini che da quella guidata da Andrea Orlando. Orlando in particolare ha fatto riferimento a due righe dell'ordine del giorno che ha recepito la relazione del segretario reggente, Maurizio Martina, in cui si ribadisce che il Pd sarà forza di opposizione ma «garantendo al presidente della repubblica il proprio apporto nell'interesse generale». Frena il renziano Lorenzo Guerini: «Il tema del governo è un'altra cosa». Guerini ha bocciato l'idea di un governo di centrodestra appoggiato dal Pd: «è fantapolitica».

L'espulsione di 23 diplomatici, la possibile confisca di beni a funzionari e uomini d'affari e un freno ai rapporti bilaterali, con governo e Reali che diserteranno i mondiali di calcio in Russia. La reazione di Londra sul caso delle spie è durissima. La premier, Theresa May, ha illustrato alla Camera dei Comuni la «risposta forte e robusta» a quella che è certa siano le «colpe» di Mosca nel tentato omicidio dell'ex spia russa e di sua figlia a Salisbury, il 4 marzo. Mosca sostiene che il caso Skripal rientra in una campagna anti-russa.

Angela Merkel è stata eletta cancelliera dal Bundestag a capo del nuovo governo di coalizione Cdu-Cus-Spd. Si tratta del quarto esecutivo guidato da Merkel. Il voto, a scrutinio segreto, è arrivato a sei mesi dalle elezioni.

Il premier socialdemocratico slovacco Robert Fico ha annunciato le dimissioni, come conseguenza dell'omicidio del giornalista Jan Kuciak, che indagava sui presunti legami tra politica e 'ndrangheta. L'altro ieri, dopo le manifestazioni di protesta e le pressioni degli alleati della coalizione, si era dimesso il ministro dell'Interno Robert Kalinak. L'Unione europea ha chiesto alla Slovacchia di fare rapidamente luce sulla morte del giornalista.

L'astrofisico britannico Stephen Hawking è morto all'età di 76 anni nella sua abitazione di Cambridge. Hawking soffriva di sclerosi laterale amiotrofica e ha trascorso la maggior parte della sua vita su una sedia a rotelle. Autore di libri di grande successo fra i quali: Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo. Lascia tre figli. La sua vita e la sua carriera avevano ispirato film per la tv e il cinema come La Teoria del tutto, adattamento della biografia scritta dalla ex moglie e madre dei suoi tre figli Jane Wild Hawking.

Dopo il titolo olimpico, Sofia Goggia conquista anche la Coppa del Mondo di discesa libera. La statunitense Lindsey Vonn per appena tre punti ha fallito la conquista della sua nona coppa. Nella gara finale di Are, in Svezia, Vonn ha battuto di 6 centesimi Sofia conquistando i 100 punti del 1° posto ma l'italiana, seconda, ne ha conquistati 80 riuscendo così a superare la rivale nella classifica di specialità: 509 punti a 506.

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