Quali paletti metterà Mattarella al governo?

Categoria: Italia

Mattarella non si presenta, almeno caratterialmente, come Scalfaro e Napolitano, ma senza dubbio chiederà garanzie

di Marco Bertoncini 11.5.2018 www.italiaoggi.it

Per consentire la nascita di un esecutivo M5s-Lega il capo dello stato potrà comportarsi come i suoi predecessori alle prese con la formazione di governi difficili. Potrà adottare il comportamento di Scalfaro, il quale partì avanzando riserve sull'ascesa del leghista Scaroni al vertice di palazzo Madama, mise il veto a nomine ministeriali (non gli andò bene Tremaglia e spostò Previti dalla Giustizia alla Difesa) e infine mandò una lettera al presidente incaricato, Berlusconi. L'inusitato messaggio conteneva suggerimenti, ossia ordini, in tema di alleanze, unità europea, pace, indivisibilità dell'Italia, solidarietà civile, lavoro specie giovanile. Al Cav si chiese «ogni personale garanzia».

Napolitano, col governo Letta di larghe intese e poi con quello Renzi, confermò, sia pure smussandolo, il comportamento da capo di una repubblica presidenziale, che l'aveva contraddistinto nel far nascere il gabinetto Monti, in realtà un esecutivo Napolitano con interposto fiduciario. Seguì i governi passo passo.

Mattarella non si presenta, almeno caratterialmente, come Scalfaro e Napolitano, ma senza dubbio chiederà garanzie scalfariane su rapporti con gli Stati Uniti e l'Ue, relazioni con la Russia, conti pubblici. Vorrà certezze altresì sul mantenimento di impegni elettorali, di ardua o impossibile applicazione, salvo il mandare a catafascio i conti pubblici. Le preferenze del capo dello stato, già emerse nel palpabile sostegno agli antirenziani perché si accordassero con i grillini, sono state confermate in toto dal rifiuto di incaricare l'esponente della coalizione più votata. Adesso Mattarella dovrà inventarsi quei controlli che sperava di esercitare attraverso il Pd in maggioranza.

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