Berlusconi riabilitato, perché il leader di Forza Italia torna candidabile

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Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha deciso: cessati gli effetti della legge Severino. E così il leader di Forza Italia potrà nuovamente candidarsi alle elezioni. I motivi della sentenza.

12.5.2018 www.lettera43.it

Berlusconi ha ottenuto la riabilitazione dal Tribunale di Sorveglianza di Milano. Una decisione clamorosa, anticipata dal Corriere della Sera, che di fatto cancella tutti gli effetti della condanna per frode fiscale subìta dal Cav nel 2013, nell'ambito del processo sui diritti tivù di Mediaset.

Quella condanna aveva fatto scattare l'incandidabilità imposta dalla legge Severino, ma se in questo momento si dovesse tornare alle urne Berlusconi avrebbe il diritto di presentarsi alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica, e di guidare personalmente le liste di Forza Italia.

La sentenza è infatti immediatamente esecutiva e fa decadere l'esclusione del Cav dalla vita pubblica un anno prima del previsto. La condanna per frode fiscale, infatti, aveva determinato un periodo di incandidabilità della durata di sei anni, dunque fino al 2019.

Berlusconi, secondo quanto previsto dall'attuale legge elettorale, potrebbe persino concorrere se dovesse rimanere vacante un seggio in un collegio uninominale. In tal caso bisognerebbe procedere a elezioni suppletive.

I giudici del Tribunale di Sorveglianza, cui si erano rivolti gli avvocati Niccolò Ghedini e Franco Coppi l'8 marzo scorso, hanno deciso con un mese di anticipo rispetto ai tempi previsti, procedendo sulla base di un orientamento della Cassazione che prevede, anche in presenza di altre pendenze giudiziarie (i processi per corruzione giudiziaria scaturiti dal caso Ruby) la possibilità, una volta adempiute «le obbligazioni civili derivanti dal reato», di vedersi cancellare le pene accessorie tramite la riabilitazione.

Soprattutto se il condannato ha dato «prove effettive e costanti di buona condotta» e di essersi reinserito nella comunità, rispettandone le regole. Berlusconi, condannato a quattro anni di cui tre condonati, ha svolto per un anno i servizi sociali assistendo gli anziani malati a Cesano Boscone