Governo, i grillini votano on line. Ma è stallo sul premier

Categoria: Italia
Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno limato il contratto di governo, ma non è stato ancora raggiunto un accordo tra M5s e Lega sul nome del candidato alla presidenza dei ministri
 
18.5.2018 www.italiaoggi.it
    
Annuncio al popolo grillino, è il leader Luigi Di Maio che parla: "E' un momento storico! Leggi il contratto e vota ora su Rousseau per il programma di Governo Lega-M5S. E' quanto afferma in un video su Facebook il capo politico del Movimento 5 Stelle, aggiungendo che "oggi si è finalmente definito in tutte le sue parti il contratto per il Governo del Cambiamento. Sono davvero felice. Sono stati 70 giorni molto intensi, sono accadute tantissime cose, ma alla fine siamo riusciti a realizzare quanto avevamo annunciato in campagna elettorale". "Sono soddisfatto di quanto abbiamo fatto e ringrazio ognuno di voi per essermi stato vicino in questi mesi. E' anche grazie a voi e alla vostra tenacia se oggi siamo qui e sarà grazie a voi se cambieremo l'Italia!", conclude. Ma l'enfasi dell'annuncio si scontra con stallo dal quale non si schioda la ricerca del candidato premier del nuovo Governo Lega-Movimento 5 Stelle. I leader della Lega, Matteo Salvini, e dei 5 Stelle Luigi Di Maio non hanno ancora trovato il candidato che rappresenti entrambi gli schieramenti. Stamattina a Milano ci dovrebbe essere un nuovo nuovo faccia a faccia, prima della riunione del Consiglio federale del Carroccio. La Lega sarebbe disposta a cedere la premiership ai 5 Stelle, a condizione che sia fatto un nome alto. Salvini ha però assicurato che "i numeri sono numeri, ma né io né Di Maio faremo il premier". "Lunedì andremo da Mattarella e gli sottoporremo il lavoro fatto. O si chiude o la parola tornerà a Mattarella", ha dichiarato Salvini. "La base del governo c'è, il premier non sarà un problema", ha invece osservato Di Maio. Per quanto riguarda il contratto di programma la partita sembra chiusa. Ieri Salvini e Di Maio avrebbero sciolto "tutti i nodi" sul contratto. Di Maio ha poi confermato che nel contratto ci sarà anche il conflitto di interessi. Dopo le accuse provenienti soprattutto dall'Ue, dal documento sarebbe stato accantonato anche il capitolo No-Tav Torino Lione. Riscritta anche la parte tributaria, con la conferma delle due aliquote flat tax al 15 e al 20%, ma con l'eliminazione di quella al 15% per le società. Introdotta anche un riferimento al jobs acrt e a un intervento per il contrasto alla precarietà introdotto dalla norma. Intanto, Carlo Calenda va ancora all'attacco dell'accordo Lega-M5s. "Gli elettori si rispettano non raccontandogli balle e i cittadini si rispettano lavorando seriamente per loro", scrive su twitter il ministro dello Sviluppo economico, sottolineando come "nessun italiano che ha votato Lega e M5S affiderebbe la propria attività e finanze a sprovveduti senza arte ne' parte. Però gli affidano lo Stato. Perché per molti cittadini lo Stato è cosa diversa da loro. E ci si può divertire come con il fantacalcio".