Paolo Savona farebbe meglio di Carlo Padoan

Categoria: Italia

Credo che Padoan non sia riuscito a leggere il Paese, rimanendo fermo nell'esame di fallimentari modelli econometrici

di Marcello Gualtieri, 26.5.2018 www.italiaoggi.it

Non condivido nulla delle idee economiche di Lega e Movimento 5 Stelle, anzi trovo inaccettabile l'approssimazione con cui parlano di argomenti economici senza documentare niente. Per questo motivo giudico positivamente l'indicazione di Paolo Savona come possibile ministro dell'Economia, un economista di spessore che non avallerà idee prive di supporto documentale: se invece le idee hanno un supporto numerico razionale, ben vengano.

Sorge spontaneo il confronto con Pier Carlo Padoan, che si è presentato forte di credibilità e reputazione, ma che lascia con un bilancio decisamente negativo. Credo che Padoan non sia riuscito a leggere il Paese,rimanendo fermo nell'esame di fallimentari modelli econometrici, lontanissimi dall'economia reale, quasi come se fosse ancora al Fondo monetario e non il ministro dell'Economia di un paese piegato dalla crisi. Ha avallato provvedimenti non strutturali come bonus (80 euro, giovani) e decontribuzioni a termine (2015 e 2018). Ancora peggio ha fatto nella gestione delle crisi bancarie: partendo dalla mancata preparazione alle nuove rivoluzionare regole sulle crisi bancarie (cd bail-in), sino alla indecisione con cui gestito le crisi del Mps e delle Banche Venete a danno dei contribuenti (11,2 miliardi solo per le Banche Venete). Lascia un debito pubblico aumentato in valore assoluto di 187 miliardi e pari al 131,8% del Pil (stesso valore dell'inizio del suo mandato), nonostante tre anni di ottima congiuntura mondiale. Al suo attivo, solo le misure industria 4.0.

Il nuovo ministro, chiunque esso sia, dovrebbe porsi come priorità un piano per affrontare i problemi strutturali dell'economia italiana, problemi che tutti conoscono, ma che nessuno affronta perché richiedono soluzioni di lungo periodo, circostanza che mal si concilia con l'ansia di produrre consensi immediati. Se il nuovo ministro sarà Paolo Savona, mi auguro che confermi la sua critica, aspra ma razionale, all'attuale struttura dell'Eurozona: rivedendo ciò che non ha funzionato (i parametri di Maastricht e gli obiettivi statutari della Bce) e preservando il rispetto delle regole e l'adesione all'Euro che hanno salvato l'Italia dalla bancarotta (per il momento).

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