Di Maio e Salvini, patto per le elezioni europee 2019

Categoria: Italia

L'obiettivo è mettere alle corde Pd e Forza Italia.Saranno varate al più presto leggi manifesto su vitalizi, pensioni d'oro, legittima difesa e immigrazione e realizzati "centri chiusi per i rimpatri degli immigrati". Flat tax e reddito di cittadinanza possono attendere.

di Giampiero Di Santo, 7.6.2018 www.italiaoggi

Il patto Di Maio-Salvini comincia a diventare più chiaro: una campagna elettorale di 11 mesi, senza riforme costose e con l’obiettivo strategico di assorbire le mezze ali: Pd e Forza Italia. Lo scrive il quotidiano La Stampa, che aggiunge: “Ha ben chiaro il pericolo Matteo Renzi, che in una pausa dei lavori del senato spiegava: ‘Ci proveranno, proveranno a costruire in quel modo il bipolarismo di domani e per questo noi dovremo batterci perché l’alternativa sia radicalmente un’altra’”. L’obiettivo è arrivare in piena salute e sulle ali del consenso popolare alla primavera del 2019, quando si terranno le elezioni europee. Per questo il governo Conte-Di Maio-Salvini è deciso ad approvare una raffica di leggi di scarso impatto sul bilancio dello stato ma di sicuro effetto: taglio alle pensioni e ai vitalizi di parlamentari, consiglieri regionali e organi costituzionali. Pensioni d’oro. Daspo per corrotti e corruttori. Legge sulla legittima difesa. “Certo, non tutte saranno passeggiate”, aggiunge la Stampa, che cita le dichiarazioni del premier Conte alla camera a proposito di “reati contro la Pubblica amministrazione, Daspo contro la corruzione e agente sotto copertura”. Ma in fin dei conti il piano gialloverde, politicamente vantaggioso, sarebbe a maggior ragione vantaggioso dal punto di vista finanziario, perché rinvierebbe al 2019-20 tutte le partite più costose, reddito di cittadinanza, flat tax, riordino dei centri per l’impiego, senza però danneggiare la marcia elettorale degli autori di programmi in larga parte irrealizzabili nell’immediato per carenza di coperture di bilancio. Non è un caso che Roberto Maroni, già presidente della Lombardia e tra i padri fondatori della Lega, abbia spiegato: “La luna di miele del governo durerà fino al 26 maggio 2019, con le elezioni europee. Salvini vuole chiudere la pagina berlusconiana con un nuovo sistema bipolare. Da una parte il mondo grillino e dall’altra la Lega, che punterà a diventare il nuovo partito conservatore”. Vasto programma, insomma, che richiederà particolare abilità nella gestione della comunicazione politica. Salvini ha già dimostrato di esserne dotato, se è vero che continua a martellare gli avversari politici sui temi dell’immigrazione e della sicurezza dei cittadini. L’ultima uscita è di oggi, con la proposta (ma siccome è ministro dell’Interno si tratta di qualcosa di più di una semplice proposta) di realizzare "Centri per i rimpatri chiusi affinchè la gente non vada a spasso per le città”. “La gente non vuole avere dei punti dove uno esce alle 8 della mattina, rientra alle 10 la sera e durante il giorno non si sa cosa fa e fa casino", ha spiegato il vicepremier. "Ho già parlato con tutti i governatori leghisti che non vedono l'ora di avere Centri chiusi".