Un gioco delle tre tavolette anche sulle vaccinazioni

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Purtroppo per i responsabili dei due dicasteri, la loro invenzione ha le gambe corte

di Domenico Cacopardo, 7.7.2018 www.italiaoggi.it

Giulia Grillo, ministro della sanità, medico legale, e Marco Bussetti, ministro dell'istruzione, preside, già insegnante di ginnastica, hanno scoperto l'uovo di Colombo: per superare l'ostacolo dell'iscrizione a scuola dei bambini che non dispongono dell'attestazione di avvenuta vaccinazione da parte di una Asl, hanno introdotto l'autocertificazione. La dichiarazione, cioè, di uno dei genitori con la quale si afferma che la sua bambina o il suo bambino è stato sottoposto alle vaccinazioni tabellari.

Purtroppo per i responsabili dei due dicasteri, la loro invenzione ha le gambe corte. Infatti, le autodichiarazioni sono state introdotte negli anni 80 con riferimento a questioni di stato personale. Nel caso delle vaccinazioni, l'autocertificazione riguarderebbe il «fatto del terzo»: cioè dell'organizzazione sanitaria, rispetto alla quale il cittadino non ha alcuna potestà sostitutiva. Anche perché se io mi reco alla Asl col mio nipotino e lo sottopongo alle vaccinazioni obbligatorie, non appena compiuta l'operazione ricevo il relativo attestato. Perciò, la scappatoia di Bussetti&Grillo è una bufala. Nel senso che è uno strumento di frode consegnato ai no-vax per evitare la vaccinazione dei loro figli.

Per la cronaca, nel Regno Unito s'è accertata una recrudescenza del morbillo per bambini che si sono recati in vacanza in Italia. Se continuiamo così saremo presto a un passo dall'ingresso nell'elenco dei paesi da evitare per insufficienti garanzie sanitarie (decisione dell'Oms, l'agenzia dell'Onu per la salute).

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