Lasciamo gli ex di sinistra diventati grillini al loro destino

Categoria: Italia

Non bisogna perdere tempo a inseguirli. Da quel mondo non verrà fuori più niente. Gente che abbiamo perso, pace all’anima loro.

PEPPINO CALDAROLA 2.10,2018 www.linkiesta.it

Nessuno sa se la bella prova della manifestazione di domenica 30 settembre del Pd porterà i suoi dirigenti a trovare accordi per evitare il prolungarsi di una rissa interna distruttiva. È l’ultima chiamata. Se fallirà, sarà inevitabile aspettarsi una rottamazione dal basso, vera e imponente, che travolgerebbe tutti, i più colpevoli fra i big ma purtroppo anche quelli che hanno meno colpe. Tuttavia il militante Pd, uti singulo, non può perdere tempo compulsando le dichiarazioni dei suoi capi o ex capi. Se non si è arreso, e quelli di Piazza del Popolo e tanti altri che non sono venuti a Roma ma ci sono, deve fare qualcosa per sé e per la causa che ama. Ormai sa che deve reinsediarsi nei territori e soprattutto in quelli più borderline perché ormai sono controllati, in alcune città quasi manu militari, da militanti di destra in particolare da quelli di CasaPound, la brigata Salvini cioè. C’è un lavoro di base, un lavoro nella società, c’è la necessità di una vigilanza che porti a manifestazioni, a proteste, a prove di disubbidienza civile. La destra nazionalista e xenofoba al potere – altro che sovranismo e «finanziaria del popolo» – deve avvertire che qualcuno sta mordendo i suoi polpacci, che la ricreazione è finita, che la sinistra può veder fallire i suoi dirigenti ma si riprende sempre.

SERVE UNA RIPULITURA DEI SOCIAL

C’è però un lavoro preliminare da fare, come le nostre mamme facevano al mattino, prima di andare a fare la spesa e cucinare. Bisogna fare le pulizie di casa. L’ambiente da pulire sono i social. La lettura dei post grillini e leghisti è quanto di più disgustoso possa capitare a un essere umano che si è definitivamente allontanato dalla discendenza dalla scimmia. Prenderli tutti in blocco è una inutile perdita di tempo. Bisogna concentrarsi sugli ex elettori di sinistra, sugli ex elettori di partiti moderati che scrivono fino a centinaia di post al giorno con l’aria di chi difende i poveracci, Luigi Di Maio and Company, dal potere, da Maurizio Martina e la sua banda di sparpagliati seguaci. C’è fra quei personaggi che spargono veleni, ironie di basso livello, persone che sono di qualità, alcuni li conosco (il regista famoso, il pacioso farmacista di una città del Sud, il “sinistro” che odia talmente Mario Monti da farsi piacere Matteo Salvini) e sono una umanità ormai perduta.

LASCIAMO A DI MAIO CHI SI VUOLE ALLEARE COI CINQUE STELLE

Quando scrivo che non bisogna perdere tempo a inseguire i grillini “de sinistra” penso a loro. Da quel mondo non verrà fuori più niente. Hanno digerito la stagione salviniana contro i migranti senza batter ciglia e senza battiti di cuore. Non c’è più nulla che li possa riportarli a sinistra o in un’area liberale. Gente che abbiamo perso, pace all’anima loro. Gli interlocutori di questa stagione sono gli indifferenti, gli spaventati, quelli che si sono arresi ma cominciano a pensare di dover fare qualcosa. Qui c’è la conquista. Gli ex si sinistra diventati grillini sono tanti Bombacci. Restino là dove sono e restino là dove sono quelli che pensano che la sinistra debba allearsi con la destra anticapitalista piuttosto che con i liberali. Le pulizie di casa prevedono che non ci siano atteggiamenti reticenti verso gli Orban né verso i Maduro. Come le nostre mamme, dobbiamo impugnare la scopa e metterli fuori dalle nostre case. Vi invito, quindi, a pulire i vostri diari di Facebook, a mandare al diavolo quelli che che sono più a sinistra di voi e stanno con Di Maio. Il regista famoso, il farmacista e altri come loro restino a fare i trombettieri della nuova destra. Una prece.