1-Sergio Mattarella, il retroscena di Dagospia dopo l'incontro con Mario Draghi: "Cos'è disposto a fare"

Categoria: Italia

2-: "Possibile l'addio anticipato di Mattarella", roba da matti al Quirinale (c'è anche la data)

6 Ottobre 2018 www.liberoquotidiano.it

1-"Che fare prima che si scateni la tempesta perfetta?". Sarebbe questo, secondo Dagospia, l'angoscioso dilemma che da giorni perseguita Sergio Mattarella, alle prese con la manovra in deficit di Lega e M5s e le prevedibili turbolenze in arrivo. Quelle più temute non sono le ire di Bruxelles e della Commissione Ue, gestibili politicamente in qualche modo, ma l'incontrollabile escalation finanziaria e speculativa che seguirebbe il possibile downgrade delle agenzie di rating all'Italia, tra una manciata di settimane.

"A quanto si apprende - scrive Dago -, tra i consiglieri del Capo dello Stato si starebbe addirittura valutando l'ipotesi di un messaggio formale alle Camere". D'altronde, in ambienti vicini al Colle (ad esempio Bankitalia) il tema del default dello Stato italiano è considerato di grande attualità e dunque ci si prepara al peggio, sfruttando ogni mezzo concesso dalla Costituzione e dalle prerogative del Capo dello Stato. "L'ipotesi del messaggio al Parlamento - sottolinea Dagospia - avrebbe trovato consenso anche nelle riflessioni avute con il Presidente Bce Mario Draghi e con il governatore di Bankitalia Ignazio Visco"

2-: "Possibile l'addio anticipato di Mattarella", roba da matti al Quirinale (c'è anche la data)

Sergio Mattarella, la bomba: possibile conclusione anticipata del suo mandato

Sergio Mattarella potrebbe abbandonare la nave che affonda, a rivelarlo è il quotidiano ItaliaOggi. Dopo le travagliate decisioni del governo gialloverde, che hanno aumentato il deficit e messo (più di quanto già non lo fosse) l'Europa contro il Paese, ci troviamo di fronte a un nuovo paradigma politico. Le figure che dovevano proteggere la finanza pubblica sono state messe da parte. Basta pensare al ruolo di guardiano fin qui attribuito al titolare dell'Economia, Giovanni Tria, che non solo non è stato in grado di tenere a freno le componenti politiche del Governo, ma non è neppure riuscito a parlare in nome e per conto dell'intero esecutivo.

Per questo, nonostante la scadenza del settennato di Mattarella può apparire lontana (2022), gli investitori non escludono che il presidente della Repubblica concluda anzitempo il proprio mandato. Terreno di prova potranno essere le elezioni parlamentari europee del 2019. Le spinte centrifughe potrebbero rendere impossibile la creazione di convergenze euro-nazareniche, tra popolari e socialisti europei e affini. Un asse tra conservatori moderati e forze sovraniste sarebbe dunque più reale che mai, rendendo difficile conservare gli attuali equilibri della Commissione. I nuovi equilibri euro-parlamentari, infatti, impedirebbero al Consiglio di disporre di una carta bianca nella determinazione della futura Commissione. Tesi, quella di un addio da parte di Mattarella, avvalorata dall'uscita di scena di Mario Draghi come governatore della Bce.