Congresso Famiglie a Verona: Gandolfini: "Dal 1978 uccisi 6 milioni di bimbi con l'aborto"

Categoria: Italia

M5S lavora a contro-kermesse ma senatrice del Movimento Tiziana Drago si presenta a sorpresa sul palco

Redazione ANSA 29.3.2019 www.ansa.it

"In Italia, dal 1978 a oggi, sono stati uccisi sei milioni di bambini e ne sono stati salvati 200mila. Li ha salvati ad esempio il Movimento per la vita. Ecco lo Stato ha tradito se stesso. ". Lo ha detto Massimo Gandolfini, leader del Family day, a margine del Congresso internazionale delle Famiglie di Verona, parlando dell'aborto. "Da un'unione donna donna e uomo uomo, non nasce una vita, per cui non possono essere genitori. Siamo inoltre convintamente contrari alla maternità surrogata e all'utero in affitto, pratica incivile", ha aggiunto Gandolfini, a margine del Congresso internazionale delle Famiglie di Verona.

Sull'aborto "c'è una legge nazionale che va applicata, e spero che venga applicata completamente, soprattutto nella prima parte". Lo ha affermato a Verona il sen. Simone Pillon (Lega) a margine del Congresso delle famiglie. "A me interessa - ha aggiunto - che venga applicata tutta la legge 194, che parla di tutela della donna e della gravidanza soprattutto nella prima parte. Credo che si debba applicare anche quella".

Quella sul Congresso sulla famiglia di Verona è una "polemica costruita sul nulla dalla sinistra", secondo il ministro dell'Interno Matteo Salvini. "Andrò a ribadire la libertà di scelta di tutti e per tutti - ha detto al suo arrivo in prefettura a Milano -: le conquiste sociali non si toccano, non si discute sulla revisione dell' aborto del divorzio, della libertà di scelta per donne e uomini". "Si ragiona su come aiutare le famiglie italiane: mamme e papà, coi bimbi e coi nonni e uscire da una situazione di povertà che a volte, dopo la nascita di un figlio, ti entra in casa", ha concluso Salvini.

"Noi non arretriamo. Per quanto ci riguarda è una manifestazione fortemente ideologizzata, chiaramente di estrema destra". Così il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha parlato del Congresso delle famiglie in corso a Verona. A questo congresso "ci sono alcune tipizzazioni abbastanza negative, perché si paragona, a detta di alcuni relatori, l'omosessualità al satanismo: questa è quella che mi fa un po' più ridere, se mi permettete - ha aggiunto -, perché è ai limiti del ridicolo ed è ovviamente priva di qualsiasi fondamento scientifico".

"Mi sembra necessario che si capisca che gli estremismi non ci portano da nessuna parte", ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, intervenendo in apertura. "Se da un lato - ha aggiunto - per difendere il sacrosanto diritto di fare le scelte sessuali e sentimentali che più aggradano non è necessario finanziare un gay pride, dall'altro è fondamentale dire che per parlare di famiglia non serve essere in odore di santità".

"Io mi sento di poter dire, come rappresentante del governo, che quello di cui si discuterà lì (a Verona ndr) non sarà mai nell'agenda di questo governo". Così Vincenzo Spadafora, parlamentare del M5S e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità ed ai Giovani, ad Agorà Rai Tre sul Congresso Mondiale della famiglia di Verona.

La senatrice del M5S Tiziana Drago si è presentata a sorpresa sul palco del 13/o Congresso mondiale della famiglia di Verona, 'violando' il diniego alla partecipazione all'incontro pronunciato nei giorni scorsi dal vicepremier Luigi Di Maio. "Ho ricevuto l'invito tempo fa - ha detto, accolta da un applauso - e ci ho pensato. Auspico che su questi temi ci sia un dialogo". "Non è stato facile venire qui e voglio dire - ha spiegato - che è stata una scelta personale. Il M5s non è una realtà politica legata solo alle dichiarazioni di questi giorni, ci sono anche senatori e deputati che hanno apertura verso la famiglia tradizionale. Bisogna tutelare i diritti di tutti, e quelli dei bambini vanno al primo posto".

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La tre giorni è stata accompagnata da polemiche politiche e non solo: le accuse di chi contro-manifesterà sabato parlano di evento medioevale, di una visione che tende a sminuire il ruolo della donna. I promotori, da parte loro, assicurano che si tratta di un Congresso in cui trionferà il modello della famiglia tradizionale, quella composta cioè da un uomo e una donna, tutto "in linea con i principi della Costituzione". Ma i Cinquestelle lavorano a una "risposta" che andrà in contemporanea con la kermesse veronese e riunirà a Roma, negli studi di Cinecittà, circa 600 giovani: sul palco, il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora; tema, i giovani e il futuro.

Il Congresso di Verona, del resto, ha visto spaccarsi nettamente su due posizioni contrapposte le due anime del governo, il M5s, contrario e assente dai lavori, e la Lega che a Verona è in forze con ben tre ministri. Con una battaglia che è proseguita fino a qualche giorno fa e che ha visto alla fine la vittoria di chi ha preteso che venisse tolto il patrocinio di Palazzo Chigi, ovvero il M5s e il premier Giuseppe Conte.

Partecipan al Congresso e alla marcia di domenica a favore della famiglia anche Forza Nuova. Intanto il presidente dell'Istat Giancarlo Blangiardo ha comunicato di aver rinunciato a partecipare ai lavori del Congresso, travolto dalle polemiche. Rinuncia così motivata: "Evitare che una decisione del tutto personale possa essere interpretata come una decisione del presidente dell'Istat".

Tra le curiosità, i colori della manifestazione saranno il rosa e il celeste. Solo musica classica per l'evento, con un coro che intonerà arie come La Traviata, la Carmen, La donna è mobile. Nel loggiato al primo piano ci saranno invece immagini di eroi della famiglia, come Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Omero, Aristotele, Tolkien. E la scritta: "L'eroe è chi accende la speranza nel mondo, e il mondo ha bisogno di eroi.

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