La flat tax mette il turbo alle partite Iva

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Nei primi tre mesi del 2019 sono state avviate 196.060 attività, con un aumento del 7,9% rispetto all’omologo trimestre dal 2018. Se si guarda soltanto alle persone fisiche, vale a dire professionisti, artisti e ditte individuali, il balzo è del 14%.

di Valerio Stropp, 11.5.2019 www.italiaoggi.it

La flat tax fa volare l'apertura delle partite Iva. Nei primi tre mesi del 2019 sono state avviate 196.060 attività, con un aumento del 7,9% rispetto all'omologo trimestre dal 2018. Se si guarda soltanto alle persone fisiche, vale a dire professionisti, artisti e ditte individuali, il balzo è del 14%. Un incremento che compensa più che proporzionalmente il calo registrato tra le società di persone (-17,2%) e le società di capitali (-8,5%). I dati sono stati forniti ieri dal Dipartimento delle finanze, che ha pubblicato l'aggiornamento dell'osservatorio sulle partite Iva riferito al periodo 1° gennaio-31 marzo 2019. Le adesioni al regime forfetario sono state 104.456, vale a dire più del 40% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La ragione principale risiede naturalmente nell'ampliamento del meccanismo alternativo all'Irpef operato dalla legge n. 145/2018. La manovra, infatti, ha esteso il perimetro dell'imposta sostitutiva del 15%, allargandolo ai soggetti che realizzano ricavi fino a 65 mila euro. L'intervento, secondo i tecnici del Mef, ha così inciso in maniera duplice sull'andamento delle partite Iva. Da un lato ha determinato «un aumento complessivo delle aperture», spiegano le Finanze, dall'altro ha comportato «una ricomposizione a favore della natura giuridica delle persone fisiche e a sfavore delle forme societarie». A livello territoriale, le regioni del Nord si confermano quelle con il maggior numero di nuove partite Iva (45% del totale). Il 22% delle aperture si localizza al Centro e quasi il 33% al Sud e nelle Isole. Il Df fornisce pure l'analisi delle partita Iva in base al settore economico di attività del contribuente. Il maggior numero di aperture riguarda il settore delle professioni, con il 20,2% del totale e un balzo del 19% rispetto al 2018. Seguono commercio (17,8%) e costruzioni (9,1%). L'identikit del «soggetto tipo» che ha aperto la posizione Iva si pone in linea con quello dei trimestri precedenti. Gli uomini rappresentano il 62% del totale, mentre gli stranieri sono il 14%. Con riferimento all'età media, la fascia più popolata è quella dei giovani under 35, che fanno segnare il 46% delle nuove aperture, mentre le persone dai 36 a 50 anni sono state il 32%.

Il Dipartimento sottolinea che «tutte le classi di età registrano incrementi di aperture», ma «il più consistente è il +39,3% della classe più anziana». Ciò è dovuto al fatto che la legge di bilancio ha abolito i limiti reddituali per chi è titolare di un reddito da pensione, che può quindi sfruttare la flat tax a prescindere dall'entità dell'assegno previdenziale.

«I dati del Mef sulle partite Iva confermano che le politiche economiche del Governo vanno nella direzione giusta e che la fiducia dei contribuenti nei confronti del fisco sta pian piano risalendo grazie anche alla Pace fiscale fortemente voluta dalla Lega». Lo afferma in una nota il viceministro dell'Economia, Massimo Garavaglia

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