Sono tre i partiti della maggioranza

Categoria: Italia

Il terzo partito, ossia il Quirinale, lancia un pressante invito alla collaborazione istituzionale.

di Marco Bertoncini6..2019 www.italiaoggi.it

Dopo che le divisioni fra il presidente del consiglio e i suoi vice, ciascuno dei tre armato contro gli altri due, confermano la rissosa coabitazione dei tre partiti di maggioranza, il vertice non troppo occulto del terzo partito, ossia il Quirinale, lancia un pressante invito alla collaborazione istituzionale. Non va taciuto che, contemporaneamente, dal Colle si è ripetuta l'estraneità a funzioni schiettamente politiche, non di competenza. Tanto per far capire come spetti a M5s e Lega mettersi d'accordo, con un impulso a non isolare il Paese nei rapporti internazionali.

Due, in effetti, sono sempre state le preoccupazioni di Sergio Mattarella: la politica estera e i conti pubblici. Oggi a impensierire o infastidire l'uomo del Colle è soprattutto Matteo Salvini, specie per l'affare russo. In verità, il Capitano ha scelto la via più diretta, più semplice, più proficua per scansare problemi: rinviare alla magistratura qualsiasi accenno sull'incontro moscovita. In tal modo ha sì sconcertato mezzo mondo, specie fra la stampa avversa, ma ha evitato di farsi trascinare in polemiche dirette e personali, sempre negative.

Certo, Salvini non gradisce il pur moderato interventismo quirinalizio; tuttavia, l'ha ben più infastidito Giuseppe Conte con l'accenno alla crisi, così come lo innervosiscono le manovre miranti a costruire l'immagine di un Conte politico, novello Moro, capace di edificare una nuova maggioranza. A preoccupare il capo leghista è l'ombra di Mattarella, disponibile a riferirsi a un Conte degrillinizzato per arrabattare una nuova maggioranza che, comunque fosse, avrebbe un solo palese obiettivo: buttare il Carroccio fuori da quella che Pietro Nenni definì stanza dei bottoni.

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