Zingaretti, crisi governo. PRENDI QUESTO CONTE-BIS, ZINGA!

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IL SEGRETARIO DEL PD ATTACCA CONTE: “C’È IL RISCHIO DI UNA AUTOASSOLUZIONE DA PARTE DI CONTE CHE IN QUESTI 15 MESI È STATO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Da www.ilfattoquotidiano.it 20.8.2019 dagospia

ANCHE DI SALVINI. SE TANTE COSE DENUNCIATE SONO VERE, PERCHÉ HA ATTESO LA SFIDUCIA?” - POI SEMBRA CHIUDERE ALL’INCIUCIO PD-M5S, MA TANTO CON IL DISCORSO DI RENZI IN SENATO È CHIARO ORMAI CHI CONTINUA A COMANDARE AL NAZARENO…

All’elenco delle cose fatte non può non seguire l’elenco dei disastri prodotti in economia, sul lavoro, sulla crescita, sullo sviluppo”. Questo “è il vero motivo del pantano nel quale l’Italia è finita”. A Nicola Zingaretti non basta il duro discorso di Giuseppe Conte contro Matteo Salvini. Per il segretario del Pd, bisogna fare “attenzione anche ai rischi di autoassoluzione”. Quasi una chiusura rispetto all’eventualità che il premier possa essere riproposto come presidente del Consiglio da Sergio Mattarella.

Il titolare del Nazareno è intervenuto a pochi minuti dalla conclusione del discorso del premier in Senato. Sottolineando il “rischio di una autoassoluzione” da parte di Conte che “in questi 15 mesi è stato il presidente del Consiglio anche del ministro Salvini”. Per poi chiedersi: “Se tante cose denunciate sono vere, perché ha atteso la sfiducia per denunciarle?”, quasi a farsi la stessa domanda posta nel suo intervento dal capo leghista.

E qui arriva la condizione che verrà probabilmente riproposta anche durante la direzione Pd di domani: “Qualsiasi nuova fase politica non può non partire dal riconoscimento di questi limiti strutturali e di quanto avvenuto in questi mesi“. Poco importa, dunque se “tutto quanto detto sul ministro Salvini questo pomeriggio dal presidente Conte non può che essere condiviso“. E’ una “valanga tardiva di sassolini dalle scarpe, come ha twittato poco dopo il presidente del Pd, Paolo Gentiloni.

Eppure, resta la parziale apertura del capogruppo (renziano) al Senato, Andrea Marcucci: “Nel discorso di Conte ho visto rispetto istituzionale e mi ha fatto piacere”. Proprio Marcucci ha dichiarato ufficialmente “aperto” il dialogo con i pentastellati. “Alcuni errori gravi in questi anni di governo ci sono stati, sicuramente li vogliamo correggere“, ha spiegato il capogruppo, parlando perché di “condizioni programmatiche, nell’interesse del Paese“.