Lotta al contante, ecco chi guadagnerà davvero dai pagamenti elettronici

Altro che banche, la battaglia contro il contante intrapresa dal governo è un regalo ai grandi colossi che gestiscono i circuiti di pagamento

Federico Giuliani - 13/10/2019 ilgiornale.it

Il tutto, ovviamente, a discapito dei consumatori.

Molto presto i comuni cittadini verranno messi davanti a un bivio: pagare in contanti, pagando però una commissione bancaria al momento del ritiro dal bancomat, oppure affidarsi al pagamento elettronico.

In quest'ultimo caso, chi utilizzerà le carte di credito riceverà un rimborso compreso tra il 2% e il 4% dell'Iva riguardante il prodotto acquistato. In entrambe le situazioni l'imposta versata sarà la stessa, ma i pagamenti elettronici, a meno di intoppi, consentiranno ai consumatori di recuperare una parte dell'esborso.

I veri beneficiari dei pagamenti elettronici

A differenza di quanto si possa pensare, sottolinea il quotidiano La Verità, non saranno le banche le prime beneficiarie della lotta al contante, bensì giganti come Visa, Mastercard, American Express, ovvero istituti con sede e ricavi all'estero.

 

Ma ancora più nel dettaglio, saranno le società che offriranno sistemi di pagamento a commissioni zero a trarre i maggiori vantaggi. Di chi stiamo parlando? Di realtà come Satispay, Tinaba e via dicendo.

 

Le società elencate, infatti, adottano per lo più un modelli di business basati sul cashback (alla lettera: soldi indietro), cioè su un rimborso dilazionato nei confronti di chi sceglie la strada del pagamento elettronico. Ma se questo rimborso dovesse passare a carico dello Stato, le prospettive di guadagno per certi soggetti diventerebbero ancora più allettanti.

Non mancano dubbi e interrogativi. Lo Stato sarà davvero in grado di spingere per la soluzione cashback senza rimetterci più di tanto? Detto in altre parole: non è che questa novità provocherà enormi danni all'erario e quindi un'impennata delle tasse?

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Commenti   

#1 riki 2019-10-13 17:03
Lo "schedario" delle spese Ecco la nuova arma del Fisco
Tutti gli acquisti saranno tracciati, registrati e controllati da Entrate e Gdf. Il tutto per raccogliere "prove" contro i furbi. Franco Grilli per Il Giornale 13.10.2019
Stiamo attenti che le cose semplici possono nascondere pericoli per la libertà degli individui e per la democrazia tipo la dittatura salviniana dell'uomo e partito soli al comando.

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