Gli antipopulisti prendano lezione dai populisti

Categoria: Italia

Ora tassare i parchi giochi! Giustizia, emergenza eterna. Democrazia dispotica

Chi ha scritto al direttore 5.11.2019 ilfoglio.it

Al direttore - Ora tassare i parchi giochi!

Giuseppe De Filippi

A proposito di tasse. I numeri del Def ci dicono che tra il 2018 e il 2019, dopo cinque anni di riduzione della pressione fiscale, dal 43,6 per cento del 2013 al 41,8 per cento del 2018, la pressione fiscale è aumentata al 41,9 per cento e che tra il 2019 e il 2020 la pressione fiscale aumenterà al 42 per cento. La maggioranza gialloverde ha fatto aumentare la pressione fiscale e ha regalato all’Italia una robusta tassa chiamata spread che il nuovo governo è riuscito a togliere offrendo al nostro paese 18 miliardi di euro di risparmi sugli interessi sui titoli di stato nei prossimi tre anni. La maggioranza rossogialla ha fatto aumentare la pressione fiscale e ha regalato all’Italia una serie di piccole tasse destinata a produrre un gettito non proporzionale al numero di ore dedicate alla discussione di queste tasse (la “plastic tax” al momento vale 1 miliardo di euro nel 2020). Il dato interessante è che i vecchi azionisti del primo governo (la cui permanenza all’esecutivo ha coinciso con l’arrivo di una tassa sull’Italia) sono riusciti a passare come quelli che le tasse le vogliono togliere mentre i nuovi azionisti del secondo governo (il cui arrivo al governo ha coinciso con la fine di una tassa sull'Italia) sono riusciti a passare come quelli che le tasse le vogliono mettere. Forse gli antipopulisti, almeno sul tema delle tasse, dovrebbero farsi dare in fretta qualche lezioncina dai vecchi populisti. O no?

Al direttore - Da oltre 40 anni praticano lo stato di eccezione senza dichiararlo formalmente e mai lo dichiareranno. E’ questa la loro politica ed è servita affinché l’emergenza diventasse eterna oltre che prassi normale di governo… non se ne esce… ci vorrebbe una rivoluzione culturale che questa classe dirigente contrasterà sempre… e poi c’è la pancia del paese costruita con la complicità dei media.... siamo assediati da pm che vanno in tv a fare senza contraddittorio processi mediatici mentre i processi penali sono ancora in corso… insomma Di Matteo è quello che è ma il sistema dell’informazione non è meglio di lui.

Frank Cimini

Al direttore - Un’integrazione alla lettera di Michele Magno di sabato apparsa sul Foglio. Per quanto quella di B. Grillo possa apparire una boutade che naviga verso i porti di una democrazia dispotica, non per questo ogni proposta di privare del diritto di voto alcuni individui deve essere vista come sintomo di dispotismo. Nel suo ultimo libro “Contro la democrazia” (Luiss edizioni), lo studioso americano James Brennan propone un passaggio dalla democrazia all’epistocrazia. Votano solo i “competenti”; questa – semplifico – la giustificazione: tutti (anche chi non dovesse risultare idoneo all’esercizio del diritto di voto) dovrebbero avere diritto a un governo competente (o, quanto meno, incompetente. La proposta sembra molto forte). Può discutersi sui meccanismi di selezione degli elettori e dei vari criteri per identificarne e stabilirne la competenza. Ma visti gli ultimi anni, siamo proprio sicuri che si tratti di una proposta così peregrina?

Claudio Amato