Come si fa ad avere oggi nostalgia dell'Iri?

Categoria: Italia

Questo è quello che insegna la storia economica del paese e, difatti, Ilva e Alitalia provengono esattamente dalla gestione statale.

di Marcello Gualtieri, 30.11.2019 italiaoggi.it

Sul tavolo dei competenti ministeri ci sono in questi giorni dossier di vitale importanza per il sistema economico del paese, sui quali mi pare che manchino idee.

C'è il dossier dello stato delle infrastrutture esistenti, ma il tema non può essere solo revocare le concessioni a un concessionario autostradale, perché poi bisognerebbe trovarne un altro o trasferire la gestione all'Anas col rischio di cadere dalla padella nella brace, visto lo stato in cui versano le reti gestite dall'Anas che, nel frattempo, nonostante le grandi professionalità tuttora esistenti all'interno, è dovuta confluire nelle Ferrovie dello stato per evitare il default.

Anche per i dossier Ilva e Alitalia si respira voglia di ritorno allo stato imprenditore, tant'è che sul punto si è richiamata addirittura l'esperienza dell'Iri: se serve, perché no?

Ciò che stupisce non è soltanto il surreale richiamo a un istituto nato nel 1933 (c'era Mussolini al governo e Keynes non aveva ancora pubblicato la sua Teoria Generale), ma è soprattutto la motivazione offerta a supporto. L'esperienza dell'Iri (in pratica le «partecipazioni statali») rappresenterebbe un modello positivo perché, nel periodo del boom economico, le aziende guidate dallo stato avrebbero trainato lo sviluppo tecnologico e la modernizzazione dell'industria del paese. Questa argomentazione è totalmente infondata.

Le serie storiche dimostrano che durante il boom economico (dal dopoguerra al primo shock petrolifero) si è registrata una crescita della produttività e una riduzione del gap tecnologico tra l'Italia e i paesi concorrenti, ma ciò è avvenuto solo grazie all'introduzione di nuove tecnologie da parte dei privati e non delle aziende statali. Negli anni '70, quando è venuta meno l'introduzione di innovazioni da parte dei privati, è iniziato il declino del paese proprio perché sono mancati gli investimenti pubblici in tecnologia: le risorse si sono sprecate per mantenere in vita aziende decotte, che facevano di tutto (dai panettoni al tonno in scatola) per bruciare i soldi dei contribuenti italiani.

Questo è quello che insegna la storia economica del paese e, difatti, Ilva e Alitalia provengono esattamente dalla gestione statale.

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