Il Mes e i media complici di Salvini

Categoria: Italia

Il leader della Lega continua a ripetere falsità e quasi nessuno glielo fa notare

di Redazione 30.11.2019 www.ilfoglio.it

La campagna propagandistica contro il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) deve davvero fare riflettere sulla qualità della nostra informazione, delle nostre istituzioni e della nostra democrazia. La cosa preoccupante non è tanto che l’offensiva della Lega, di Fratelli d’Italia e a ricasco di tanti altri sia basata su un’enorme quantità di falsità, mistificazioni e manipolazioni. Questi sono d’altronde gli strumenti classici della propaganda politica più cruda. Ciò che deve preoccupare è il travolgente impatto politico che questa campagna di disinformazione ha ottenuto senza che il sistema dell’informazione abbia saputo opporre alcuna resistenza. Anzi, a parte alcune lodevoli eccezioni, si è reso complice della propaganda sovranista.

Ecco le prove che Salvini sapeva tutto del “complotto sul Mes”

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E’ inconcepibile che da giorni Matteo Salvini continui a dire, senza che nessuno gli faccia notare che è una colossale falsità, che il Mes è “un organismo privato che ha la possibilità di decidere a chi dare e a chi togliere i soldi”.

Il Mes è un’istituzione pubblica, fondata da un trattato internazionale, diretta nei suoi organi decisionali fondamentali dai ministri delle Finanze, in un board in cui siede anche l’Italia, con un potere superiore a tantissimi altri paesi proprio a causa del nostro peso economico. Non è poi vero, come ripetono la propaganda leghista e autorevoli opinionisti, che se l’Italia ha bisogno di prestiti non può ottenerli perché non rispetta i requisiti; come non è vero che per chiedere assistenza l’Italia, dopo la riforma, sarebbe costretta a ristrutturare il debito.

La storia del Mes dice il contrario: tutti i paesi che hanno chiesto e ottenuto assistenza non rispettavano i parametri del Patto di stabilità; tra i cinque paesi che hanno ottenuto i fondi quattro (Spagna, Portogallo, Irlanda e Cipro) non hanno ristrutturato il debito e uno (la Grecia) sì. Quindi la possibilità di una ristrutturazione già esiste – come esisterebbe senza il Mes – e non diventa automatica con la riforma. Quando la propaganda riesce a ribaltare la realtà, facendo apparire vero il falso, vuol dire che l’informazione ha fallito, il dibattito è avvelenato e neppure la democrazia sta tanto bene.