Il consiglio dei ministri ha dato il via libera al ddl di riforma

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Primo grado del processo civile in un anno. Dal ricorso alla sentenza ritmi serrati e niente spreco di tempo in udienze senza effettiva attività.

di Antonio Ciccia Messina 7.12.2019. italiaoggi.it

Un solo tipo di processo che inizia con un ricorso (addio alla citazione), modellato sul rito del lavoro, con uno stop al rito Fornero per i licenziamenti.

  

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Primo grado del processo civile in meno di un anno. Dal ricorso alla sentenza ritmi serrati e niente spreco di tempo in udienze senza effettiva attività. Un solo tipo di processo che inizia con un ricorso (addio alla citazione), modellato sul rito del lavoro, con uno stop al rito Fornero per i licenziamenti. Addio anche al filtro in appello e al rito sommario di cognizione. Sono alcuni dei punti del disegno di legge delega, approvato dal consiglio dei ministri del 6 dicembre 2019, per la riforma del processo civile. Riforma che punta alla digitalizzazione universale dei processi (anche dai giudici di pace e in cassazione) e delle notificazioni: solo Pec e upload e al bando i documenti cartacei. Preso, poi, atto delle alterne fortune di mediazioni e negoziazioni, lo schema di legge delega boccia quelle che non hanno funzionato e cioè quelle obbligatorie per responsabilità medica, contratti finanziari e assicurativi e sinistri stradali (si veda tabella in pagina). Il modello della conciliazione, vincente in altre materie, viene però esteso a contratti di mandato e mediazione. La domanda è se questo progetto di ennesima riscrittura del codice di procedura civile servirà, se approvato, a rilanciare l'economia italiana. In ogni caso, analizziamo le linee direttrice della novella prossima ventura.

Riforma. Dopo l'approvazione della legge ci saranno uno o più dlgs attuativi.

Un solo rito. Il progetto di riforma si ispira all'unificazione dei riti e dell'atto introduttivo. Sarà il ricorso da presentare in tribunale e, poi, notificare alla controparte: la citazione (la cui sequenza era esattamente l'opposto) va in soffitta.

Secondo il progetto, poi, si dovrà andare dal giudice con il processo già pronto: si sa cosa chiede il ricorrente e come vuole provare i fatti a suo favore, si sa cosa risponde il suo avversario e con quali prove vuole rispondere. Stop, dunque, a udienze rituali, in cui non si compie attività processuale sostanziale, ma si chiedono solo rinvii per scrivere atti. Non ci sarà più neanche l'udienza di precisazione delle conclusioni. Alla prima udienza, come ha detto il ministro Alfonso Bonafede, il perimetro della causa dovrà essere definito e il giudice deve dare il calendario del processo. Poi poche udienze, in cui il processo fa passi avanti e arriva celermente a decisione.

Giudice di pace. Sarà eliminata l'obbligatorietà del tentativo di conciliazione, il processo davanti al gdp seguirà le modalità di quello in tribunale.

Appello. Il rito d'appello è equiparato a quello del primo grado: si avvierà con ricorso e si introduce la possibilità di decisione già alla prima udienza. Viene eliminato il filtro di inammissibilità, che non ha raggiunto lo scopo di ridurre il carico delle impugnazioni.

Mediazione obbligatoria. Verrà abrogata la mediazione quale condizione di procedibilità per le controversie in materia di responsabilità sanitaria, contratti finanziari ed assicurativi. Il ministro della giustizia ne ha constatato lo scarso successo.

Negoziazione assistita. Verrà esclusa, quale condizione di procedibilità, per le liti in materia di sinistri stradali. Anche qui la ragione è che funziona poco.

Istruttoria stragiudiziale. Agli avvocati delle parti in contrasto è data la possibilità di sentire, prima del processo, in un contesto formale, testimoni e valutare prove: così, nel contraddittorio delle parti, acquisiscono testimonianze e prove utilizzabili in un ipotetico futuro giudizio. Ma, nel contempo, si potrà capire se conviene andare avanti o è meglio mettersi d'accordo.

Digitalizzazione. La scelta della digitalizzazione è portata a compimento con il progettato obbligo di deposito di atti solo telematici e con la digitalizzazione anche dei processi in cassazione e davanti al giudice di pace. Gli atti si potranno depositare mediante upload su piattaforme dedicate. Ma quel che più cambierà il modo di lavorare degli avvocati e dei giudici è che dovranno scrivere poco: la digitalizzazione vuole atti sintetici e rispettosi di modelli informatici. Anche le notifiche si potranno fare solo con Pec, quando il destinatario è titolare di Pec o domicilio digitale, con il conseguente divieto di notifica cartacea. Per pagare le spese di giustizia si potrà fare ricorso a carte e bonifici.

Rito lavoro. Verrà eliminato il rito Fornero sui licenziamenti.

Comunioni. Per lo scioglimento delle comunioni, si progetta una necessaria fase di mediazione, curata da un avvocato o notaio, iscritto in uno speciale elenco.

Esecuzione. Il ddl vuole coinvolgere il debitore, invogliandolo a trovare un compratore della casa pignorata e realizzare un prezzo congruo. A scanso di beffe, si prevede che la somma sia incassata da un delegato del giudice per la distribuzione ai creditori.

Abuso del processo. Il principio della leale collaborazione delle parti è stravecchio; nuova è la previsione per cui il temerario, che inizia o resiste in una causa sapendo di avere torto, dovrà pagare una multa allo stato.

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