Una giurisprudenza farlocca spinge i pubblici amministratori a esagerare

Categoria: Italia

Chi è responsabile, si prenda l'onore e l'onere di decidere. Ma non si capisce mai chi è davvero responsabile e chi no

di Sergio Luciano6.2.2020 italiaoggi.it –lettura 2’

Siamo in un Paese dove se c'è un allerta meteo, che poi non si conferma nei fatti, gli albergatori fanno causa ai meteorologi accusandoli di avergli fatto perdere clienti; e se un sindaco non chiude le scuole in previsione di una giornata di pioggia forte, e un fiotto d'acqua fa succedere una disgrazia, il sindaco in questione finisce indagato per omicidio. Altro che italiani brava gente. La presunzione d'innocenza è evaporata, sia dalle aule di tribunale (dove il ministro Bonafede infatti vuole incastrare tutti alla colpevolezza presuntiva annullando la prescrizione) sia dalla vita di tutti i giorni.

I governatori del Nord propongono, o (meno ancora) annunciano di voler proporre, una banalissima quarantena per i bambini sospetti di essere contagiati di coronavirus, e siccome ad oggi, se ve ne fossero, si può lecitamente presumere che sarebbero cinesi, si beccano lo sdegno delle anime belle, convinte e indignate dalla certezza che i governatori stessi vogliano montare una campagna d'odio razzista contro i cinesi, le stesse aniome belle che peraltro probabilmente se solo vedessero in questi giorni un cinese sul loro marciapiedi, cambierebbero strada per scansarlo.

Da notare che, con un certo gusto del pericolo, alcuni camici bianchi si sono sbilanciati a escludere che l'evocata quarantena scolastica possa avere un senso preventivo: complimenti, vien da chiedersi se abbiano mai avuto una nonna che gli abbia insegnato che «la prudenza non è mai troppa». Comunque… Il punto è che l'episodio in sé fa risaltare alcuni dei tanti mali nazionali che ci stanno affondando. Da una parte, indubbiamente (e sia detto «a carico» degli zelanti governatori) è ormai montata una pesante e ingessante cultura della burocrazia difensiva, la stessa per cui i medici prescrivono una Tac anche per un raffreddore, solo allo scopo di prevenirsi rogne; dall'altra parte, brilla la tendenza all'odio politico e al sospetto ideologico come metodo mentale sistematico; ancora, una conseguenza di tutto ciò, l'impossibilità di qualsiasi dialogo tra opposti schieramenti.

Sullo sfondo, il male dei mali, l'insostenibile indefinitezza della giurisprudenza, per cui si guarda alle aule giudiziarie non già come alla sede della verità possibile, ma della più inverosimile baraonda. Su tutto, il crollo del principio di responsabilità. Ovvero: chi è responsabile della scelta di tenere le scuole aperte o chiuse, di mettere in quarantena o meno un bambino sospetto (qualunque sia ovviamente il colore della sua pelle) di essere stato contagiato? Chi è responsabile, si prenda l'onore e l'onere di decidere. Ma non si capisce mai chi è davvero responsabile e chi no.

 

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