IN QUESTO MOMENTO 20 MILIONI DI ITALIANI VIVONO GRAZIE A SUSSIDI PUBBLICI

Categoria: Italia

IL NUOVO DECRETO PREVEDE UN ASSEGNO DI 500 EURO PER IL BIMESTRE APRILE-MAGGIO

Roberto Petrini“la Repubblica” dagospia.com lettura3’

6.4.2020. LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, LA NUOVA INDENNITÀ AI PRECARI (I 600 EURO) E IL REDDITO DI EMERGENZA. CHE DOVRÀ INTERVENIRE NON NELLE SITUAZIONI DI POVERTÀ STRUTTURALE (PER QUELLO C'è IL REDDITO DI CITTADINANZA) MA PER L'IMPOVERIMENTO IMPROVVISO. IL NUOVO DECRETO PREVEDE UN ASSEGNO DI 500 EURO PER IL BIMESTRE APRILE-MAGGIO

L' Italia è sussidiata. Un terzo della popolazione, circa 20 milioni di italiani, è attualmente nella condizione di ricevere un "assegno" dallo Stato per far fronte al blocco dell' attività economica. Le risorse stanziate dal governo per i soli sussidi, con il primo decreto, ammontano a 11 miliardi e riguardano sostanzialmente il mese di marzo. Con il provvedimento previsto per Pasqua le dotazioni saranno raddoppiate e si aggiungeranno altri due mesi di sussidi, aprile e maggio.

«E' l' helicopter money all' italiana», spiega in una conversazione con Repubblica Marco Leonardi, professore alla Statale di Milano e consigliere del ministro dell' Economia Roberto Gualtieri: «Abbiamo affiancato alla cassa integrazione, che era lo strumento tradizionale, per la prima volta l' helicopter money all' italiana che prevede di sostenere tutti i lavoratori autonomi, dai professionisti ai commercianti, agli artigiani. Di fatto c' è un nuovo ammortizzatore sociale per il lavoro autonomo». Misure necessarie perché, secondo i primi calcoli del centro studi Ref, a marzo- aprile perderemo 60 miliardi di Pil, circa 3 punti percentuali.

Sostegno ai precari

L' altra novità è l' introduzione nel prossimo decreto del cosiddetto reddito di emergenza che riguarderà 1,1 milioni di nuclei familiari oggi esclusi da ogni sussidio, persone che vivono di lavoro nero o che sono pagate con la ritenuta d' acconto. «Il reddito d' emergenza è destinato ai nuclei familiari dove non ci sono cassa integrazione, pensione, indennità per autonomi o altro: a questi nuclei temporaneamente impoveriti - aggiunge Leonardi - bisognerà dare due mesi di sostegno.

Non si tratta di fare valutazioni sulla povertà strutturale, come avviene per il reddito di cittadinanza, perché ci troviamo di fronte a situazioni di impoverimento improvviso. L' operazione che lo stesso governo definisce come una iniezione di liquidità nelle tasche dei cittadini di carattere mastodontico, un po' come l' idea avanzata ai tempi della crisi del 2008 dall' ex presidente della Fed Ben Bernanke che prevedeva di distribuire denaro direttamente nelle tasche dei cittadini. Costa per ora 11 miliardi e sarà raddoppiata con il prossimo decreto.

La cassa integrazione

Il primo strumento che è stato rifinanziato è la cassa integrazione: è a disposizione di 9,6 milioni di lavoratori e aziende che possono usarla in base al primo decreto per 9 settimane a partire dal 24 febbraio scorso, o da una data successiva. Le 9 settimane scadono comunque ai primi di maggio e da allora il secondo decreto assicurerà un prolungamento fino al termine dell' estate. L' entità dell' assegno è dell' 89 per cento del salario: sotto i 2.100 lordi il tetto sarà di 900 euro al mese, mentre sopra i 2.100 euro il tetto sale a 1.200. Il costo è 5,1 miliardi.

L' indennità per gli autonomi

E' la vera novità dell' intervento del governo contro l' emergenza economica provocata dal coronavirus.

Mai nella storia d' Italia si era utilizzato un ammortizzatore sociale destinato al popolo delle partite Iva e agli stagionali: in tutto di tratta di 5,7 milioni di lavoratori autonomi, dai commercianti agli artigiani, professionisti con reddito sotto i 50 mila euro. Attualmente, l' indennità o bonus vale 600 euro ed è prevista per marzo: con il nuovo decreto l' importo salirà a 800 euro e sarà erogata anche per aprile e maggio. Il costo è attualmente di 3,4 miliardi.

Il reddito di emergenza.

Lo strumento, come si va profilando, è del tutto nuovo anche in confronto al reddito di cittadinanza in vigore. La sua caratteristica è che dovrà intervenire non nelle situazioni di povertà strutturale, conclamata e certificata, per il reddito di cittadinanza, ma riguarderà le situazioni di impoverimento improvviso. In questo senso i criteri di assegnazione saranno diversi: il nuovo decreto prevede un assegno di 500 euro per il bimestre aprile-maggio con il costo complessivo di circa 1 miliardo per 1 milione di nuclei familiari.

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