Visco, governatore Banca Italia contro Ruocco, commissione inchiesta sulle banche

Categoria: Italia

"Non serve una banca pubblica, ma una Pubblica amministrazione efficiente". Il governatore della Banca d'Italia boccia la proposta della grillina

17 SET 2020 ilfoglio.it lettura 2’

"Non serve una banca pubblica, ma una Pubblica amministrazione efficiente". Il governatore della Banca d'Italia boccia la proposta della grillina

È vero che il confronto può apparire ridicolo, tanto sono differenti il peso istituzionale e le competenze in campo. Ma, in effetti, nella parte conclusiva del suo intervento alla riunione del comitato esecutivo dell’Abi, il governatore della Banca d’Italia si è rivolto indirettamente – in maniera molto critica – alla presidente della Commissione di inchiesta sulle banche Carla Ruocco. Commentando la possibilità che lo stato intervenga nel sistema creditizio “al fine di creare un ‘polo bancario pubblico’” in particolare nel Mezzogiorno, Ignazio Visco ha dichiarato che “l’esperienza delle gestioni bancarie pubbliche si è non di rado caratterizzata per gravi inefficienze nei processi di allocazione delle risorse”.

Il riferimento che si legge tra le righe è proprio rivolto alle proposte, più volte rilanciate dalla grillina Ruocco, da un lato di evitare la privatizzazione di Mps per farla diventare una “Bad Bank pubblica” e dall’altro di trasformare la Banca Popolare di Bari in una “Banca per il Sud”. Idea nettamente bocciata dal governatore, che rispetto alla leggerezza con cui si procede verso ulteriori forme di nazionalizzazione, ricorda – con il suo linguaggio istituzionale – che l’esito più probabile sarebbe la creazione di nuovi carrozzoni statali a carico dei contribuenti.

“Non va dimenticato – ha aggiunto il governatore – che più che del supporto di una grande banca pubblica l’economia italiana beneficerebbe innanzitutto di una Pubblica amministrazione efficiente, di infrastrutture adeguate, di investimenti in innovazione e conoscenza”. Insomma, la classe dirigente dovrebbe preoccuparsi di rendere efficiente il pubblico nelle sue funzioni essenziali: anziché sostituirsi al mercato laddove il mercato funziona meglio, lo stato dovrebbe sforzarsi di essere efficiente nelle sue funzioni essenziali, nella produzione di quei beni e servizi che il mercato non è in grado di soddisfare. Pubblica amministrazione, infrastrutture, istruzione. È su questi punti, che sono poi gli obiettivi del piano Next Generation Eu, che dovrebbero concentrarsi Ruocco e i suoi fratelli grillini.