Professor Gasparri: "Anche il M5s studia la mia legge. La Lega è confusa"

Categoria: Italia

E' ancora legge Gasparri. Dall'emendamento Salva Mediaset alla possibile collaborazione di governo. I transfughi di Fi: "Salvini li butterà a mare"

CARMELO CARUSO 21.11. 2020 ilsussidiario.net 

Alla fine ha vinto lui. “Adesso mi chiamano professore”. E da quando? “Da quando ho tenuto una lectio magistralis sulla necessità di tutelare le aziende italiane. Ho ricevuto applausi perfino da Sandro Ruotolo. Non so se rendo l’idea. Dio salvi Mediaset”. L’autore della legge Gasparri, anzi, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “L’ex ministro che ha scritto un testo lungimirante, necessario”. La legge più criticata degli ultimi anni è oggi la più studiata dai grillini. E’ vero che vengono a lezione da lei? “E’ chiaro. Solo un elemento secondario del grillismo, un sottoprodotto del grillismo si è permesso di irridermi”. Sarebbe il senatore Ugo Grassi, giurista eletto nel M5s, passato nella Lega. Vogliamo dire chi è? “Il leghista che in commissione Affari costituzionali ha argomentato contro l’emendamento e incitato a votare no”. Emendamento che salva Mediaset dall’assalto dei francesi di Vivendi. Questo possiamo dirlo? “Eh no. Non salva Mediaset, salva la nostra economia. Tutela l’editoria dai colossi digitali. Ma anche le banche. Per fortuna pure il M5s inizia a comprenderlo”. Ma l’emendamento non si deve al fatto che la sua legge è stata definita incostituzionale dall’Europa? “Errore. Solamente un comma della mia legge”. Allora lo vede che non era una legge perfetta? “Sbagliato. Sa di chi era quel comma che abbiamo dovuto inserire a quel tempo? Il comma che impedisce concentrazioni telefoniche e televisive?”.

Da studenti non possiamo che imparare dagli accademici. “Bravi. Ricapitoliamo. Il comma venne inserito su richiesta della sinistra che temeva la scalata del Cav. su Telecom. Comma anti ‘pappamento’. Ora rischiamo che i francesi compiano la scalata su Mediaset”. Prima gli italiani, giusto? “Sempre”. E però c’è qualcosa che non va all’interno del centrodestra. La Lega ha avanzato pregiudiziali di costituzionalità.

In questa storia le parti si sono invertite: i sovranisti fanno gli europeisti e gli arcinemici dei sovranisti interpretano la parte dei protezionisti. “I lettori hanno bisogno di chiarezza. Una cosa per volta”. Infatti. Prima la Lega. “E’ quel partito che con Raffaele Volpi, il commissario del Copasir, un protagonista, si è battuto per estendere il golden power”. E poi cosa è accaduto, perché il voltafaccia ideologico? Continuiamo. “Ci sono”.

Avanti, Gasparri: “Quando ho tenuto la mia lezione era presente anche l’amico Calderoli. Il rifiuto di Grassi lo leggo come una rivincita nei confronti dei suoi ex compagni”. Mentre il voto ostile da parte dei leghisti è un’offesa nei confronti dei vecchi amici, cioè voi, Forza Italia. “Diciamolo. Hanno sbagliato”. Solo sbagliato? Si tratta di avvertimento, uno “sparo”, un modo per ricordare “la voce del padrone”, quella di Salvini. “Mi sembra che siano entrati in confusione”. Non si possono giustificare. A differenza del M5s, i leghisti si sono diplomati alla “Scuola Radio Gasparri”. Analfabetismo di ritorno? “Credo debbano studiare di più”.

E poi c’è Salvini che fa finta di chiamare il Cav. ma poi permette l’agguato. “Forse i leghisti non si parlano fra di loro. Sì, diciamo che sono stati segnali, segnaletti”. La grande Forza Italia avrebbe risposto. Non potete farvi sottomettere. Ma che bello sarebbe fare un torto alla Lega, ristabilire l’egemonia culturale dell’università liberale di Silvio Berlusconi. Collaborare con il governo anche solo per vedere “l’effetto che fa”. Che ne pensa? “Il centrodestra lo abbiamo creato noi. Non ce ne andremo. Poi non c’è nulla di male nell’aiutare un governo impreparato, inadeguato”.

E però, che mancanza di rispetto quella di Salvini. Vi ha portato via tre parlamentari della famiglia. “Quello toscano”. Maurizio Carrara? “Non so, ma mi sembra che stesse andando con il figlio di mamma”. Con chi? Carlo Calenda? “Sì, sì”. Preparano il futuro. “Ma non sanno cosa li attende. Salvini li butterà a mare. Per loro ci sarà la rupe tarpea. L’epitaffio politico sarà questo: ‘Cercavano l’elezione. Qui giacciono’”. E invece che umile il M5s. Ha formulato l’emendamento salva Mediaset e lo ha perfino difeso con il suo ministro Patuanelli. “Lo so”. Ecco, non può non riconoscere che l’alunno Di Maio si stia “applicando”. Sta perfino socializzando con FI. “Questo non me lo farete dire. La mia disistima nei suoi confronti è duratura. Io ormai soffro per lui, per le sue lacune, per il suo vuoto”. Per questo servirebbe il contributo di Forza Italia. “Questo è vero. Noi siamo la qualità. In questo caso ci sono”. Professore di strada. “Prof. Gasparri. Offro corsi di recupero gratuiti. Anche ai grillini”.