Gli eroici equilibrismi di Giorgetti

Categoria: Italia

Dal Mes a Mps. Il leghismo dal volto umano esiste solo nelle interviste

REDAZIONE 03.12. 2020 Ifoglio.it

Giancarlo Giorgetti è l’unico esponente della Lega che riesce a esporre un pensiero autonomo pur senza mai entrare in contrasto con il Capitano, come vuole la tradizione leninista del partito. Il responsabile Esteri del Carroccio sta tentando di modificare, senza troppi particolari risultati, la linea estremista del partito su diversi temi che riguardano soprattutto la collocazione internazionale: allontanarsi dal putinismo per abbracciare l’atlantismo; abbandonare il lepenismo per avvicinarsi al popolarismo europeo; lasciarsi alle spalle il sovranismo no euro per ritornare a una linea più vicina all’economia sociale di mercato.

 

Ma la strategia per un leghismo dal volto umano, che lucidamente viene esposta in ricostruzioni giornalistiche e interviste, non ha alcuna conseguenza politica effettiva visto che quando c’è da votare sulla Bielorussia la Lega sta dalla parte di Lukashenka (e Putin), quando c’è da scegliere il responsabile economico viene nominato il teorico dell’Eurexit Alberto Bagnai e, quanto alla collocazione europea, la Lega sta sempre con la Le Pen e contrasta ogni decisione merkeliana.

Anche sul dibattito politico interno, intervistato dalla Stampa, sull’interventismo statale da Mps ad Alitalia Giorgetti accusa il governo: “Torna la cultura dell’invasione pubblica nell’economia. Peccato che lo stato, che dovrebbe fare il regolatore, abbia già dimostrato la sua incapacità. Spero che ci troviamo all’interno di una fase di transizione per rimettere questi dossier sul mercato, temo invece che stia prevalendo una cultura che riporta indietro le lancette della storia”. Il problema è che chi vuole che Mps resti statale è proprio la Lega, così come la Lega voleva la nazionalizzazione di Alitalia.

Allo stesso modo, Giorgetti dice che per “realpolitik” la Lega deve dialogare con la Cdu della Merkel che governa in Germania e influenza il futuro dell’Europa. Ma come lo spiega il fatto che, secondo la Lega , l’Italia dovrebbe essere l’unico paese dell’Eurozona a mettere il veto sulla riforma del Mes? Gli sembra una prova di dialogo con la Merkel e un esercizio di realpolitik’?