Prendi i soldi del Recovery, e scappa

Categoria: Italia

La Lega si astiene al Parlamento europeo. La svolta moderata di Giorgetti è ancora da rimandare

REDAZIONE 12.1. 2021 ilfoglio.it

Per Bagnai, Giorgetti è come una donna che ama farsi brutalizzare dall'Ue

La svolta moderata ed europeista della Lega, più volte annunciata da Giancarlo Giorgetti, è perennemente rinviata a domani. L’ultimo esempio c’è stato ieri, quando i deputati europei della Lega si sono astenuti al Parlamento europeo sul regolamento sulla Recovery and Resilience Facility, cioè il principale pilastro del Recovery fund, che permetterà all’Italia di ricevere 209 miliardi per rilanciare l’economia dopo la crisi da Covid-19.

La motivazione è arrivata tramite un comunicato firmato dall’ala No euro del partito di Matteo Salvini: il responsabile Economia Alberto Bagnai, il capogruppo di Identità e democrazia al Parlamento europeo Marco Zanni e il capo-delegazione degli eurodeputati leghisti Marco Campomenosi. “I soldi del Recovery plan? Due terzi sono a prestito, da rendicontare entro il 2026, da restituire entro il 2056. Ma per averli il Regolamento impone di rispettare le regole dell’austerità, quelle che l’Europa ha sospeso per combattere il Covid”, si legge nella nota: “Quando le regole torneranno in vigore, l’Europa potrà imporci le solite politiche” come “azzeramento di quota 100 e aumento dell’età per andare in pensione”.

Nel mondo parallelo dei No euro salviniani, i prestiti non vanno bene perché si devono rimborsare (succede anche con i Btp ma a un tasso più alto). Una gestione prudente delle finanze pubbliche – quando il Patto di stabilità tornerà in vigore nel 2022 o 2023, il rientro su debito e deficit sarà molto graduale – diventa “austerità” e “tasse”. Ma i No euro non hanno nemmeno il coraggio di trarre quella che sarebbe la giusta conclusione delle loro fantasie: votare contro il regolamento sul Recovery fund. Troppo alto il rischio di essere accusati di votare contro gli interessi dell’Italia. La Lega preferisce astenersi, prendere i soldi (in gran parte tedeschi) e scappare.

C’è ancora qualcuno che si chiede perché il Partito popolare europeo con Giorgetti ci può anche bere un caffè, ma con Salvini e i suoi non vuole averci nulla a che fare?