“Nessuna ambiguità, siamo con Draghi”. Parla il ministro Stefani (Lega) Lingua dei segni..

“Il Carroccio difende le imprese, e le imprese volevano il green pass. Dobbiamo stare in Europa e dentro il progetto europeo, in maniera giusta e costruttiva", ci dice la titolare del ministero per le Disabilità

ANNALISA CHIRICO 10.9. 2021 ilfoglio.it lettura4’

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“Quale ambiguità? Nella Lega non c’è alcuna ambiguità sul vaccino, qualcuno farebbe meglio a cimentarsi negli sceneggiati”, taglia corto il ministro per le Disabilità Erika Stefani, veneta di Valdagno. È appena terminato il Cdm che ha esteso l’obbligo di green pass al personale esterno della scuola, dell’università e ai lavoratori delle Rsa. “La linea della Lega è coerente, l’ha spiegato con chiarezza il nostro segretario federale Matteo Salvini: noi vogliamo tornare a vivere e a lavorare, ce lo chiede il paese. Il green pass è uno strumento che ci consente di riacquistare spazi di libertà, per questo siamo favorevoli e con le nostre proposte contribuiamo al suo miglioramento”.

Ministro, le anime della Lega sono una, cento, quante? “La Lega ha un’unica anima, quella che esprime il segretario federale. Noi siamo da sempre il partito del pragmatismo, sappiamo ascoltare il sentimento della gente e rispondiamo alle richieste del territorio. Non ci perdiamo in chiacchiere”. Ma sull’immunizzazione, obiettivamente, si sono manifestati tentennamenti difficili da decifrare. “Come in ogni famiglia possono esserci opinioni diverse e il confronto arricchisce tutti. L’esperienza terribile del Covid dovrebbe averci insegnato che l’interesse individuale è sacrosanto, per carità, ma va inserito in un contesto di comunità. Non dobbiamo pensare come uno su uno perché la tua azione produce effetti sul resto della comunità cui appartieni”. Il presidente Luca Zaia ha ringraziato i cittadini veneti che sono corsi a vaccinarsi. “Io sono orgogliosa di essere veneta perché ognuno deve amare la propria terra. Quanto all’inoculazione, io mi sono vaccinata, ho il green pass e sono serena. La libertà di ciascuno è intoccabile ma credo che gradualmente, passo dopo passo, il governo abbia imboccato la strada giusta anche grazie al nostro contributo”.

Il nord industriale non sembra apprezzare certi sbandamenti in direzione NiVax. “Le assicuro che la base leghista non è disorientata. Il tema della vaccinazione ha alimentato un confronto anche duro, come avvenne qualche anno fa attorno alla riforma costituzionale sul bicameralismo paritario. Una grande questione innesca un grande dibattito, tutti ne parlano e s’inventano giuristi. Io sono contro il pensiero unico. Quel che conta è che alla fine si trovino gli elementi comuni e si tracci una linea”. Le piace Mario Draghi? “Ha una personalità notevole, autorevolezza innata e raffinatezza di pensiero. E poi, mi lasci dire, è un uomo gentile e cortese”. Chi meglio di lui per il Quirinale? “Di questo è prematuro parlare”. Da ministro per le Autonomie lei non è riuscita a portare a casa risultati tangibili. “La fase del governo Conte uno me la sono lasciata alle spalle, per una come me è stato difficile barcamenarsi tra chiusure ideologiche e retorica stantia. Nel governo Draghi registro una sensibilità sincera e un impegno vero per migliorare la qualità della vita di migliaia di famiglie. Non bisogna pensare alla disabilità come alla scorciatoia del ricorso e della pratica per la pensione. La disabilità ti spinge a superare i limiti posti dalla natura, è un universo di persone straordinarie”.

Avete riconosciuto la Lingua dei segni. “Vero, è un obiettivo raggiunto. Negli scorsi mesi, in piena emergenza, abbiamo ottenuto che i familiari e gli assistenti delle persone con disabilità potessero accedere ai reparti ospedalieri, che ai disabili fosse assicurata la priorità vaccinale, ci siamo battuti per la didattica in presenza. Poi abbiamo garantito l’approvvigionamento delle mascherine trasparenti, maggiori tutele per i lavoratori fragili, l’incremento di quaranta milioni del fondo per la non autosufficienza e l’estensione del superbonus al 110 percento per gli interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche congiuntamente a quelli antisismici. Abbiamo implementato il reddito di ultima istanza e ottenuto un fondo da 100 milioni per le politiche di inclusione. Adesso la priorità è garantire il turismo accessibile, lo sport accessibile, i parchi giochi accessibili… Le risorse del Pnrr ci aiuteranno in questo senso”.

L’Europa, dunque, non è sempre matrigna. “Dobbiamo stare in Europa e dentro il progetto europeo, in maniera giusta e costruttiva. Il Pnrr era una cosa doverosa da parte dell’Europa, l’Italia dovrà dimostrare di saperne cogliere a pieno le opportunità con progetti solidi e concreti”. Che cos’è il “bollino blu”? “Mi piacerebbe introdurre una forma di certificazione per le imprese disability friendly, esattamente come accade per il green. Le aziende attente alle disabilità, come quelle che realizzano ausili per gli atleti paralimpici, vanno valorizzate. Ci sto lavorando”. Con tutti gli impegni che ha, trova il tempo per andare in moto? “Non ho mai smesso, così mi sento libera. Quando posso, nei weekend mi ritaglio del tempo per questa passione che mi ha trasmesso mio padre all’età di sei anni”. Pensa mai a che cosa farà nella sua terza vita? “Le cose migliori della vita non le ho mai programmate. Quella del ministro è una parentesi, la tua vita è quella che avevi prima e che ritroverai dopo”

Commenti   

#1 walter 2021-09-10 14:03
SALVINI SPARA A SALVE - I MINISTRI LEGHISTI NON HANNO PROFERITO PAROLA DURANTE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE HA APPROVATO (ALL'UNANIMITÀ) L’ESTENSIONE DEL GREEN PASS AI LAVORATORI ESTERNI DELLE SCUOLE E DELLE RSA - DRAGHI ANDRÀ AVANTI NONOSTANTE LE BORDATE LANCIATE SUI SOCIAL DAL “CAPITONE”. SALVINI È TRAVOLTO DALLA SPACCATURA NEL SUO PARTITO E APPESO AI SONDAGGI CHE CERTIFICANO LA VOLATA DELLA “DUCETTA” MELONI

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