Draghi e Giorgetti vogliono i vaccini, Salvini e Landini chiedono i tamponi

Categoria: Italia

C'è un indirizzo del governo che è chiaro: cosa c'è di più gratuito ed efficace del vaccino?

CARMELO CARUSO 16.9. 2021 ilfoglio.it lettura3’

Il Cdm verso il varo del green pass esteso a Pa e privati, che dovrebbe entrare a regime a ottobre. I sindacati chiedono tamponi gratuiti. E' dialettica. Il governo non può sostenere economicamente questa posizione. I ministri compatti con Draghi

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Sarà un “green pass esteso” al settore pubblico e privato. Saranno date alcune settimane per permettere alla Pa e ai privati di organizzarsi. C’è una dialettica in corso che riguarda il costo dei tamponi e c’è anche un indirizzo del governo che è chiaro: cosa c’è di più gratuito ed efficace del vaccino? Il Cdm di oggi si presenta come quello che deve mettere fine a un’ingenua controversia. Il green pass, che è un formidabile strumento, “è una scelta obbligata”. E’ più “logica dell’obbligo” è “meno divisivo”. Gli italiani hanno già scelto.

Sono tutti pensieri nella testa del governo e sono riflessioni di Palazzo Chigi. E sono buone riflessioni. Il governo e i sindacati si sono infatti incontrati ieri per preparare questo passaggio. Si sono parlati ed è stato “utile farlo” anche perché, e il governo lo riconosce, i sindacati, in queste ultime settimane, hanno spinto gli iscritti a vaccinarsi, hanno sensibilizzato e fatto un’opera di persuasione. Mario Draghi e i ministri Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando, Roberto Speranza e Renato Brunetta, ieri pomeriggio non si sono divisi. Erano tutti d’accordo, e si precisa tutti, che il green pass è quella grande spinta a vaccinarsi e che immaginare di rendere gratuiti tamponi è insostenibile economicamente nel lungo periodo. E’ innanzitutto un modo per frenare una eccezionale campagna vaccinale (di cui si ringrazia ancora il generale Figliuolo) l’onere peserebbe sui contribuenti (in queste ore il governo ha l’urgenza di agire tempestivamente sugli aumenti delle bollette energetiche). Con tutto il rispetto che si deve ai non vaccinati è giusto guardare i numeri. I lavoratori dipendenti del privato con green pass sono ben 11 milioni, quelli senza sono invece 3,7 milioni. Se si addizionano settore pubblico e privato si arriva a quasi 14 milioni di vaccinati con green pass e 4 milioni senza green pass. La notizia è insomma che siamo abbastanza vaccinati.

Va forse ripetuto che si sta per entrare nella stagione più difficile, quella dove il virus è più trasmissibile? Non ripetiamolo ma ripetiamolo. Nessuno nel governo ha mai detto che non si debbano avere tamponi a prezzi calmierati. Si possono avere ma in una cornice precisa. Ci sono già convenzioni. Non può però passare l’idea che il tampone sia l’alternativa al vaccino. Non lo è. I sindacati, in particolar modo il segretario della Cgil Maurizio Landini, hanno ieri rilanciato sull’obbligo ma non è quello, come detto, il percorso del governo. Oggi la cabina di regia è convocata di mattina. La Lega perché dovrebbe avere difficoltà? Può mettersi dalla parte di chi vuole tamponi gratuiti fino a dicembre. E’ una possibilità. Ma è opportuno? Giorgetti ha altro a cui pensare. Deve gestire “una transizione ecologica che ha preso l’aspetto di una transizione ideologica e che non tiene conto delle ricadute economiche sulle famiglie”. Ritornando quindi al green pass, quello che sicuramente si prevede è un periodo di transizione per permettere di adeguarsi. Meglio dire che entrerà a regime a metà ottobre. Più il 15 che il 10 ottobre. Prendere tempo per fare le cose per bene è sempre un tempo ben speso.