1--Renzi davanti al bivio del Colle chiede ai parlamentari di Iv "fiducia e flessibilità"

Categoria: Italia

2--Serve un accordo tra Letta e Salvini. Più nazione, meno fazione

22.11.2021 Canettieri e Cerasa ilfoglio.it lettura2’

1-L'ex premier chiude la Leopolda senza colpi a sorpresa. Cita Moro e l'Enrico V. Dalla partita del Quirinale dipende il futuro del partito

“Ha dato degli indizi, diciamo”. Quali? “Quelli sul centro, poi la notizia di Davide Faraone candidato a Palermo”. Stazione Termini, metà pomeriggio. I parlamentari di Italia viva sono di ritorno dalla Leopolda. Il senatore Giuseppe Cucca prova a leggere il discorso finale di Matteo Renzi con le lenti della devozione. Ma alla fine lo abbiamo ascoltato tutti. Un’ora di intervento senza petardi. Zero sorprese o annunci a effetto. Fra due mesi si vota il presidente della Repubblica. Sublimazione della strategia parlamentare, piatto forte della real casa fiorentina, abituata a stupire “con grandi giochesse”, come si dice dalle parti dell’Arno. SIMONE CANETTIERI 21 NOV 2021

2--Serve un accordo tra Letta e Salvini. Più nazione, meno fazione

    

Finanziaria, Quirinale, legge elettorale, attuazione del Pnrr: urge un patto tra il segretario del Pd e quello della Lega per provare a governare l’Italia da qui alle elezioni e mettere in sicurezza il paese per i prossimi sette anni

La chiave dei prossimi mesi è tutta qui ed è tutta in una crasi: l’urgenza di un “Salvetta”. Pochi giorni fa Enrico Letta, segretario del Pd, ha proposto sulla Stampa di organizzare, insieme con le altre forze politiche, un tavolo per le riforme. Giusto, bene, bravo, bis: un tavolo per le riforme non si nega a nessuno. Ma c’è un problema grande come una casa, o grande come un tavolo, che riguarda il rapporto tra i leader dei partiti, da qui ai prossimi mesi, e quel problema ha a che fare con la necessità assoluta di trovare, in questa legislatura, un baricentro politico efficiente che possa permettere alla maggioranza di governo di non arrivare impreparata a quattro appuntamenti cruciali dai quali passerà il futuro dell’Italia: legge di Bilancio (dicembre), Quirinale (tra gennaio e febbraio), legge elettorale (non programmata), attuazione del Pnrr (non si scherza). La necessità di trovare un baricentro politico è in qualche modo indipendente rispetto a quello che sarà il futuro di Mario Draghi, e comunque andrà a finire la roulette russa quirinalizia, l’anno che si aprirà metterà il futuro del governo nelle mani dei partiti più di quanto non lo sia stato in questi mesi: la campagna elettorale sarà ovviamente meno distante nel tempo, la pandemia sarà verosimilmente più vicina a trasformarsi in endemia e la stagione della insindacabilità delle scelte di governo sarà presumibilmente sostituita da una stagione di quotidiana sindacabilità. CLAUDIO CERASA 22 NOV 2021