1-La scuola del fate vobis. In Dad con un contagiato, anzi con tre. Anzi, fate voi. Il caos delle circolari

Categoria: Italia

2-Governare le microfratture dei partiti. È il metodo Draghi. 3-- Giggino e i piccolo-borghesi Il nuovo Di Maio: "Draghi serve all'Italia"

1.12.2021 Redazione, Cerasa, Ferrara ilfoglio.it lettura2’

1-Scuola, caso quarantene. Il governo smentisce il ritorno alla Dad con un solo positivo al Covid.

Dietrofront anti-Dad: Draghi e Figliuolo mettono in sicurezza la scuola in presenza

Altro ripensamento. Se nella circolare emanata l’altro ieri dai ministeri della Salute e dell’Istruzione si stabiliva la Dad per le classi con un solo studente positivo, compiendo così un passo indietro ad appena un mese dai precedenti protocolli di sicurezza che stabilivano lezioni a distanza con non meno di tre contagiati, ecco che le cose sono cambiate di nuovo. È arrivata così un’altra circolare “esplicativa” che supera, cioè contraddice, quella precedente. I contagiati in età scolastica sono aumentati e questo giustificava il provvedimento, ma che stesse arrivando l’autunno lo si sapeva anche un mese fa. La continua variazione delle norme semina confusione e crea disagi. Succede allora che, nei casi in cui è necessario tornare alla didattica a distanza, si finisce per non sapere bene come fare e in quali circostanze adottare questo provvedimento di emergenza…. REDAZIONE 01.12. 2021 ilfoglio.it    

2-- Governare le microfratture dei partiti. È il metodo Draghi

    

Altro che commissariata. Il presidente del Consiglio ha rivitalizzato la politica creando divisioni in ogni partito. E i duelli che decideranno le sorti della legislatura ci dicono che alternative per il Quirinale non ci sono

Ese fossero le microfratture a decidere il futuro di questa legislatura? Uno degli effetti più sottovalutati generati dall’azione del governo Draghi riguarda una particolarissima dinamica che si è andata a consolidare nei rapporti tra il presidente del Consiglio e le leadership dei partiti, più o meno dal giorno stesso in cui è nato l’attuale esecutivo. La dinamica è figlia di una scelta precisa e cinica fatta da Draghi nove mesi fa durante la formazione del governo, quando, con molta saggezza, ha deciso di tenere fuori dal Consiglio dei ministri i leader politici, tranne Roberto Speranza, scommettendo nei vari dicasteri sui volti più moderati dei partiti e trasformando a poco a poco i vari ministri in qualcosa di più simile a portavoce del governo nei partiti che a portavoce dei partiti all’interno del governo…. CLAUDIO CERASA 01 DIC 2021

3-- Giggino e i piccolo-borghesi Il nuovo Di Maio: "Draghi serve all'Italia"

GIULIANO FERRARA 01 DIC 2021

    

Rimproverano al Di Maio di oggi il Di Maio di ieri, invece di riflettere sulle virtù di un sistema che trasforma le zucche in carrozze. Vogliono sentirsi di un ceto medio superiore, ma l’onorevole ministro li ha fregati

  

  

M5s, Conte stretto tra il 2 per mille e l'obiettivo 20%. Nella morsa Grillo-Di Maio

Ho una particolare predilezione per i piccolo-borghesi e per la classe media. Kierkegaard li detestava per difetto di immaginazione e spirito, ma era un filosofo sentimentale fissato con la decifrazione dell’esistenza umana e della propria. Da gagliardo materialista storico, so che niente della società moderna avrebbe un senso senza la base sociale della democrazia, il piccolo-borghese, al quale bisognerebbe dedicare con immaginazione un monumento aere perennius in molte piazze cittadine e rurali. Non mi piacciono invece quelli che sono piccolo-borghesi e non lo sanno, e per questo passano il tempo parlando male di Gigi Di Maio, sperando che la circostanza faccia di loro esemplari di cultura, eleganza, industriosità, novazione perpetua, liberalismo, riformismo.