La Germania s'oppone al price cap. E La Meloni vede i fantasmi sulla sua via verso Palazzo Chigi

Categoria: Italia

La scelta di Scholz di stanziare 200 miliardi per il caro bollette manda in frantumi il piano europeo.

VALERIO VALENTINI 29 SET 2022

La scelta di Scholz di stanziare 200 miliardi per il caro bollette manda in frantumi il piano europeo. La rabbia di Draghi e Cingolani. Le leader di FdI prova a copiare i toni del premier, ma sa che la mossa di Berlino è terribile per il suo futuro al governo: vuol dire che chi ha spazio di bilancio si salva, e gli altri s'arrangiano. E intanto Salvini rispolvera i toni sovranisti e insiste con lo scostamento

La prima reazione è quella di buttarla in politica. “Bisognerebbe chiedere un commento a Letta, che era da Scholz in campagna elettorale, e a chi dice che siamo tutti europeisti”, dicono a Via della Scrofa. E però la verità è che la scelta dei tedeschi di “fare da soli”, sabotando l’accordo sul price cap che faticosamente si stava costruendo in Europa, inquieta Giorgia Meloni e i suoi consiglieri. Perché quei 200 miliardi che Berlino mette sul tavolo, proprio alla vigilia del Consiglio europeo dei ministri dell’Energia chiamato a definire l’intesa sulla crisi del gas, sta lì a inaugurare, secondo i timori di Roberto Cingolani, una stagione in cui “chi ha spazio fiscale si salva, e chi non ne ha si arrangia”. E certo Meloni, immaginandosi a breve al governo, sa bene che la sua “nazione” non sta certo nel primo gruppo.