Com'è triste la Brexit per i ragazzi italiani che sognavano Londra. -Nella nebbia neopagana è incerta la rotta della barca di Pietro

Categoria: Italia

- L'identità della sinistra è tornata ad anteporsi a un programma riformista. L'elezione di Elly Schlein rappresenta un'eccezione a livello europeo

13.3.2023 Cerasa, Ferrara Giannino ilfoglio.it lettura 4’

-TESTIMONIANZE DAL REGNO UNITO Com'è triste la Brexit per i ragazzi italiani che sognavano Londra

CLAUDIO CERASA 13 MAR 2023 ilfoglio

    

Niente verdura al ristorante, ma anche niente lavoretti improvvisati per i non inglesi in un bar. Quattro storie per ricordarci che tutto quello che uno studente squattrinato un giorno cercava in Inghilterra oggi non può che cercarlo in Europa

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Indovina chi viene a cena? La Brexit! E’ un mercoledì di marzo, siamo a Londra, siamo in un famoso ristorante italiano specializzato in carne nel cuore di Soho, siamo in compagnia di alcuni ventenni italiani che vivono da qualche anno nella capitale inglese e improvvisamente, durante le ordinazioni, la Brexit si presenta con prepotenza e plasticamente di fronte a noi. “Per favore, potrei avere anche un po’ di verdura?”. “Mi dispiace, ma la verdura non c’è”. Sono passate da pochi minuti le venti e la Brexit, la Brexit che ora comincia a presentare il conto agli inglesi costringendo il governo ad alternare la mano dura contro gli immigrati con la ricerca di un modo per fare arrivare più immigrati legali nel paese, sfiora anche chi è di passaggio a Londra e chi in passato ha conosciuto la bellezza di questa città attraverso una pratica oggi divenuta impossibile: sbarcare qui, nella City, senza quattrini, solo con un biglietto aereo, con qualche pound per sopravvivere una settimana, o poco più, e dedicare quel tempo a disposizione per cercare un lavoretto con cui provare a garantirsi la vacanza inglese…

-Nella nebbia neopagana è incerta la rotta della barca di Pietro.

GIULIANO FERRARA 12 MAR 2023 L'ennesima occasione persa dal Papa sulla guerra

    

Il bilancio provvisorio del papato di Bergoglio è sinistro. non tanto per la Chesa, quanto per il mondo laico, per l’occidente, che ha perso un contraddittorio decisivo

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Nel bilancio dei dieci anni di Bergoglio bisogna forse mettere anche l’aborto iscritto come diritto universale femminile nella Costituzione francese, imminente, il riconoscimento legislativo dell’aiuto a morire che fa grandi passi a Parigi, il disastro polacco con l’aggressione postuma al “santo protettore dei pedofili” Wojtyla e l’uso politico della pedocriminalità arrivato a accuse e identificazioni con il suicidio di un ragazzino, Mikolaj Filiks, figlio di una deputata, per la vergogna di essere stato abusato, il dilagare culturale e civile della gender theory, lo scisma strisciante dell’episcopato tedesco, la confusione teologica su questo Dio non più cattolico nemmeno per gli evangelizzati, il Dio del meticciato più generico, la liquidazione dei movimenti invisi ai gesuiti, uno scacco doloroso per generazioni di cristiani e cattolici del risveglio novecentesco, l’obliquità sulla guerra in Europa, la compravendita del credo in terra di Cina, la devastante introduzione di una finzione di giustizia temporale nel Vaticano, lo sconcerto dell’episcopato americano, e tante altre cose che hanno imbarbarito i dintorni e forse il cuore del cristianesimo…

- L'identità della sinistra è tornata ad anteporsi a un programma riformista

OSCAR GIANNINO 13 MAR 2023

    

L'elezione di Elly Schlein rappresenta un'eccezione a livello europeo: nessuno ha scelto di mettere il proprio destino nelle mani dei gazebo. E racconta dell'incapacità di elaborare una piattaforma chiara e condivisa

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Dell’ascesa di Elly Schlein alla guida del Pd, la prima domanda verte sulla totale diversità rispetto a quanto avvenuto a sinistra in grandi paesi europei. La Spd tedesca convive da tre decenni con l’evoluzione – nel tempo molto forte. rispetto agli inizi iper radicali – dei Verdi tedeschi, ma non le è mai passato per la testa di arrendersi loro. In Spagna, Pedro Sánchez diventa segretario dei socialisti nel 2014 (la prima vota che il Psoe adotta il metodo delle primarie, ma tra iscritti) e in tre anni si dimette due volte e ridiventa segretario ogni volta contro una metà del Psoe che dà a Rajoy i voti in parlamento per sopravvivere. Alla fine sarà lui e far cadere Rajoy e diventa premier col sostegno di Podemos, la cui piattaforma radicale viene vista dai più come alternativa destinata a vincere rispetto al Psoe spaccato. Poco dopo gli autonomisti catalani fanno cadere il governo Sánchez e la Spagna torna per la terza al voto in quattro anni. Ad aprile 2019 Sánchez rivince, ma la laboriosa trattativa con Podemos, e il tenace rifiuto di Sánchez di nominare nel governo il loro leader Pablo Iglesias, portano a nuove elezioni. Sánchez non molla e rivince le elezioni ad aprile 2019 e Podemos è costretta a venire a patti, ma alle condizioni di Sánchez. La Francia di Mélenchon non fa molto testo: i resti del Partito socialista gli si sono arresi alle ultime presidenziali perché erano in caduta così verticale da rischiare di sparire.