1-Elly" era un inganno. Un punto in più ma nei sondaggi

Categoria: Italia

2-L'ATTACCO Schlein su Instagram: "No all'uso dei fondi del Pnrr per le armi. Al governo chiediamo un impegno

31.5.2023 da ilgiornle e ilfoglio.it lettura4’

Elly" era un inganno. Un punto in più ma nei sondaggi

Le aspettative sulla neo segretaria non si sono tramutate in voti reali Il peso dem resta vicino al flop delle Politiche. Ed è solo virtuale

Renato Mannheimer31 Maggio 2023 –ilgiornale.it lettura2’

Tutti a prendersela con Elly Schlein. È vero che il cosiddetto «effetto Schlein», dovuto alle aspettative della sinistra per la neosegretaria e che si era manifestato con un rialzo (dal 19,1% ottenuto alle politiche, al crollo sino al 16% sino a prima delle primarie, fino al 20,4 attuale dunque poco più di quanto ottenuto in occasione della sconfitta elettorale del settembre scorso, con comunque un decremento rispetto al 20,7 del mese scorso, fonte Ipsos) dei voti virtuali, rilevati dai sondaggi, non si è tramutato in voti veri. Anzi. Ma a sua discolpa (al di là o, meglio, al posto delle motivazioni superficiali o, ci si permetta, forse ridicole - da lei espresse la sera della sconfitta come «il vento di centrodestra continua a soffiare» o, «si vince se si è uniti») va detto che la Schlein, come si sa (ma si tende a dimenticare) non è stata eletta dal Pd e, in larga misura, non è espressione del Pd. Al primo turno delle primarie, riservato agli iscritti, come è noto, vinse Bonaccini con il 53% (contro il 35% di Schlein), mentre solo al secondo turno, aperto alle influenze dei gruppi esterni (un metodo di elezione che è, ad avviso di molti, una grave falla del Pd) prevalse l'attuale segretaria, peraltro con uno scarto a suo favore di soli 80.000 voti su più di un milione di suffragi espressi.

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Ma al di là di questi dati, rimane il fatto vero che la Schlein è la grande perdente delle consultazioni di domenica e lunedì e che, come molti commentatori hanno notato, l'unico capoluogo in cui il candidato del Pd (alleato con il terzo polo) è riuscito (per la verità per soli 500 voti su più di 46.000 suffragi espressi al secondo turno) a prevalere è Vicenza, dove Giacomo Possamai (supportato dall'ottima consulenza di Giovanni Diamanti, politologo e sondaggista) ha rifiutato di invitare la Schlein (e gli altri leader nazionali) ai suoi comizi.

-L'ATTACCO Schlein su Instagram: "No all'uso dei fondi del Pnrr per le armi. Al governo chiediamo un impegno"

La segretaria del Pd in una breve diretta sulla sua pagina Instagram: "E' finita? Il cambiamento non è un pranzo di gala.

REDAZIONE 31 MAG 2023ilfoglio.it lettura2’

    

La segretaria del Pd in una breve diretta sulla sua pagina Instagram: "E' finita? Il cambiamento non è un pranzo di gala. Abbiamo appena cominciato", ha detto a proposito del risultato alle elezioni amministrative

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"Non è accettabile l'uso dei fondi del Pnrr e di coesione per produrre munizioni e armamenti. Su questo domani al Senato chiederemo al governo un impegno nero su bianco". Lo ha detto nel corso di una breve diretta su Instagram la segretaria del Pd Elly Schlein. "Il governo sta rallentando l'attuazione mettendo in difficoltà comuni e imprese. Abbiamo bisogno di parole chiare. Non è accettabile che si pensi di togliere soldi dagli asili nidi per metterli sulle munizioni di armi. Vogliamo una risposta chiara", ha insistito Schlein. Che in queste ore si è trovata costretta a dire cosa ne pensasse visto che all'Europarlamento il gruppo del Pd ha già manifestato la volontà di votare in dissenso rispetto ai Socialisti europei proprio sulla possibilità di utilizzare le risorse del Pnrr per incrementare gli armamenti. Ciò detto, Schlein ha anche spiegato che non "abbiamo nessun dubbio al pieno supporto all'Ucraina, così come siamo favorevoli a un avanzamento nella difesa comune europea".

Schlein ha anche chiesto al governo di sciogliere al più presto le riserve sulla nomina del nuovo commissario alla ricostruzione in Emilia-Romagna. "Stiamo ancora aspettando. Bisogna che il governo faccia in fretta", ha detto. Mentre nella seconda parte è sembrata rivolgersi alla base in una specie di impeto alla mobilitazione, dopo i deludenti risultati delle amministrative. "Non ci spaventano gli attacchi. Abbiamo solo iniziato, non molleremo un centimetro sul nostro progetto: il cambiamento non è un pranzo di gala, è scomodo", ha spiegato Schlein. Che ai critici ha chiesto di mettersi comodi, perché "siamo qui per restare". Annunciando di voler "coinvolgere tutto il partito. Ci mobiliteremo, continuate a sostenerci, con le iscrizioni. Noi non ci fermiamo, abbiamo da ricostruire una prospettiva e dare una speranza a questo paese", ha concluso.

-L'ATTACCO Schlein su Instagram: "No all'uso dei fondi del Pnrr per le armi. Al governo chiediamo un impegno"

La segretaria del Pd in una breve diretta sulla sua pagina Instagram: "E' finita? Il cambiamento non è un pranzo di gala.

REDAZIONE 31 MAG 2023ilfoglio.it lettura2’

    

La segretaria del Pd in una breve diretta sulla sua pagina Instagram: "E' finita? Il cambiamento non è un pranzo di gala. Abbiamo appena cominciato", ha detto a proposito del risultato alle elezioni amministrative

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"Non è accettabile l'uso dei fondi del Pnrr e di coesione per produrre munizioni e armamenti. Su questo domani al Senato chiederemo al governo un impegno nero su bianco". Lo ha detto nel corso di una breve diretta su Instagram la segretaria del Pd Elly Schlein. "Il governo sta rallentando l'attuazione mettendo in difficoltà comuni e imprese. Abbiamo bisogno di parole chiare. Non è accettabile che si pensi di togliere soldi dagli asili nidi per metterli sulle munizioni di armi. Vogliamo una risposta chiara", ha insistito Schlein. Che in queste ore si è trovata costretta a dire cosa ne pensasse visto che all'Europarlamento il gruppo del Pd ha già manifestato la volontà di votare in dissenso rispetto ai Socialisti europei proprio sulla possibilità di utilizzare le risorse del Pnrr per incrementare gli armamenti. Ciò detto, Schlein ha anche spiegato che non "abbiamo nessun dubbio al pieno supporto all'Ucraina, così come siamo favorevoli a un avanzamento nella difesa comune europea".

Schlein ha anche chiesto al governo di sciogliere al più presto le riserve sulla nomina del nuovo commissario alla ricostruzione in Emilia-Romagna. "Stiamo ancora aspettando. Bisogna che il governo faccia in fretta", ha detto. Mentre nella seconda parte è sembrata rivolgersi alla base in una specie di impeto alla mobilitazione, dopo i deludenti risultati delle amministrative. "Non ci spaventano gli attacchi. Abbiamo solo iniziato, non molleremo un centimetro sul nostro progetto: il cambiamento non è un pranzo di gala, è scomodo", ha spiegato Schlein. Che ai critici ha chiesto di mettersi comodi, perché "siamo qui per restare". Annunciando di voler "coinvolgere tutto il partito. Ci mobiliteremo, continuate a sostenerci, con le iscrizioni. Noi non ci fermiamo, abbiamo da ricostruire una prospettiva e dare una speranza a questo paese", ha concluso.