IL VOTO A BRUXELLES Il Pd si spacca in Europa sulla produzione di munizioni e armi per l'Ucraina. Votano a favore del provvedimento in otto, guidati dal capogruppo Brando Benife

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gli altri sì sono quelli di Rondinelli, Tinagli, Picierno, Covassi, De Castro e Bresso). Risultano astenuti in sei (Laureti, Bartolo, Toia, Variati e Roberti e Moretti (che poi è per il si)
SIMONE CANETTIERI 01 GIU 2023 ilfoglio.it lettura2’

Nel voto a Bruxelles sulla proposta di legge Asap il gruppo dem finisce in mille pezzi: in otto votano a favore e in sei si astengono, in mezzo c'è anche chi si sbaglia. Smeriglio vota contro: "L'area del dissenso cresce". Bocciati gli emendamenti per non utilizzare i fondi del Pnrr nell'industria militare

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Il Pd implode in Europa sulla proposta di legge Asap per la produzione di armi e munizioni per l’Ucraina. Il gruppo finisce in mille pezzi. Votano a favore del provvedimento in otto, guidati dal capogruppo Brando Benifei (gli altri sì sono quelli di Rondinelli, Tinagli, Picierno, Covassi, De Castro e Bresso). Risultano astenuti in sei (Laureti, Bartolo, Toia, Variati e Roberti e Moretti, anche se quest’ultima dice di essersi sbagliato e ha dichiarato di essere a favore).

Si è espresso contro Massimiliano Smeriglio, eletto come indipendente. Che al Foglio dice: “Rispetto al voto di un mese fa cresce l’area del dissenso sulla trasformazione dei fondi del Pnrr e dei fondi di coesione in armi. Un atto sbagliato che riarma 27 eserciti con soldi per le politiche sociali e ambientali senza far fare un passo in avanti alla difesa comune europea. E per il governo Meloni un assegno in bianco per modificare il Pnrr a proprio piacimento. Lavoriamo per ribaltare questo esito con il voto finale sull’atto previsto a luglio. Bene anche l’area di dissenso che si è espressa tra le fila del Pd”.

Oggi il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria a Bruxelles, ha approvato il mandato negoziale sul regolamento Asap (Atto a sostegno della produzione di munizioni). L'obiettivo è aumentare la capacità produttiva di munizioni dell'industria europea, al fine di inviare le forniture all'Ucraina e rafforzare le scorte dei paesi dell'Ue. Il mandato è stato adottato tramite procedura d'urgenza con 446 voti a favore su 625 totali, 67 contrari e 112 astenuti.

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